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Luce meno cara nel prossimo trimestre

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L'andamento delle tariffe è inferiore al tasso di inflazione. Dal 31 marzo parte la Borsa elettrica

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Lo ha deliberato l'Autorità per l'energia elettrica che ha invece confermato la tariffa di riferimento del gas metano già in vigore. Dal 31 marzo, inoltre, prenderà il via la Borsa dell'elettricità. Elettricità — Per la famiglia residente con una potenza impegnata di 3 kW e consumi di 225 kWh mensili, che rappresenta la grande maggioranza dell'utenza domestica, la riduzione decisa dall'Autorità è dell'1%, pari ad una minore spesa, comprese le tasse, di circa 3 euro all'anno. L'Autorità ha spiegato che l'andamento dei prezzi internazionali dei combustibili e l'andamento del cambio euro-dollaro nel semestre settembre 2003 - febbraio 2004, rispetto ai sei mesi precedenti, hanno consentito di ridurre del 4,5% le componenti tariffarie, a copertura dei costi di produzione e dispacciamento. La riduzione - ricorda l'Autorità - segue un trimestre di stabilità preceduto da altri due trimestri in discesa e si cumula con la riduzione, di analogo importo, disposta dallo scorso 1 febbraio per effetto della ridefinizione delle tariffe di trasporto dell'elettricità per gli anni 2004-2007; si conferma l'andamento delle tariffe elettriche inferiore al tasso di inflazione. La tariffa media nazionale al netto delle imposte risulta ora pari 10,04 centesimi di euro per kWh. Gas metano - Confermata la tariffa di riferimento già in vigore per chi utilizza meno di 200 mila metri cubi all'anno, definita dall'Autorità. Borsa elettrica - L'autorità ha anche definito il quadro regolamentare per l'avvio della Borsa elettrica dal prossimo 31 marzo «destinato a fornire agli operatori i giusti segnali di convenienza per gli investimenti in nuove centrali, contribuendo a migliorare la sicurezza del sistema elettrico». Controllo del potere di mercato — Per prevenire situazioni che si possano prestare a comportamenti speculativi, l'Autorità ha incaricato l'Acquirente Unico di provvedere allo svolgimento di aste al ribasso per la stipula di contratti differenziali di acquisto dell'elettricità da destinare ai clienti vincolati. Se il prezzo di borsa sarà maggiore di quanto stabilito nel contratto, il fornitore pagherà la differenza all'Acquirente Unico; il contrario avverrà se il prezzo di Borsa sarà più basso. Le prime aste, conclusesi venerdì e aventi come base il prezzo amministrato definito dall'Autorità, hanno già permesso all'Acquirente Unico di incrementare gli acquisti di elettricità, a prezzi vantaggiosi per i consumatori e stabili fino alla fine dell'anno, per oltre il 50% della domanda del mercato vincolato. L'Acquirente Unico è stato autorizzato a svolgere altre aste al ribasso con prezzi base che devono comunque risultare complessivamente favorevoli ai consumatori.

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