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Fiat, niente dividendo per il secondo anno

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Per la capogruppo perdita di 2,4 miliardi contro i 2 miliardi nel 2002. Attese migliori per il 2004

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Nessun dividendo come era già accaduto l' anno scorso per l' esercizio 2002. Ma si potranno consolare con i dati di vendita delle auto. Secondo il direttore del Centro studi Promotor, Gianprimo Quagliano, che ha fornito le stime sull' andamento del mercato in marzo, l'azienda «sta andando bene»in Italia e in Europa. Per Quagliano a marzo la quota dovrebbe confermarsi intorno al 30% delle vendite di vetture in Italia, ma, soprattutto, ciò che colpisce è «il miglioramento d'immagine della casa torinese. Ormai - aggiunge - non c'è più nessuno che mette in dubbio la sua uscita dalla crisi, l'unica divergenza tra gli analisti del settore può essere sui tempi che occorreranno». Intanto, però, il consiglio d'amministrazione di ieri, riunitosi sotto la presidenza di Umberto Agnelli, ha preso atto dell' ancora deficitaria annata 2003 e la Borsa ha penalizzato il titolo che ha chiuso a 5,467 euro (- 2,37%). La capogruppo Fiat Spa ha fatto registrare una perdita netta di 2,4 miliardi di euro, contro i 2 miliardi nel 2002, quando c'erano stati i proventi straordinari della plusvalenza sulla cessione del 34% della Ferrari (632 milioni di euro), partecipata direttamente da Fiat Spa. I dati del consolidato, anch' esso approvato ieri dal cda, erano già noti dal 27 febbraio scorso: risultato netto negativo per 1,9 miliardi di euro, con una sensibile riduzione rispetto ai 4,2 miliardi di euro del 2002 e un quarto trimestre in deciso miglioramento, chiuso con un risultato operativo positivo di 142 milioni di euro. Il consiglio di amministrazione ha convocato l' assemblea degli azionisti per l'8, 10 e 11 maggio. Per il 2004 vi sono attese migliori, i primi mesi, hanno fatto notare nei giorni scorsi i vertici aziendali, sono andati meglio del previsto, grazie soprattutto alla spinta che viene dai nuovi modelli. Il Gruppo potrebbe dunque centrare l' obiettivo del piano Morchio, che prevede il pareggio operativo entro il 2004 e il ritorno all' utile nel 2005 (per il settore Auto è tutto ritardato di un anno). Sul fronte delle strategie rimangono da risolvere i nodi dell' alleanza con General Motors: entro ottobre gli americani devono decidere se partecipare all' aumento di capitale di Fiat Auto e entro dicembre trovare un' intesa con il Lingotto sull' opzione put. Importante sotto questo profilo appare la prossima riunione periodica dei vertici delle due case che si terrà a giugno a Detroit.

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