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San Paolo, Masera lascia il posto a Salza Iozzo amministratore delegato unico

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Masera lascia l'istituto di piazza San Carlo in buone condizioni: il bilancio del gruppo si chiude infatti con un utile netto di 969 milioni di euro, in crescita del 7,5% rispetto al 2002, e un margine di intermediazione di 7,4 miliardi (+5,9%). Agli azionisti, convocati per il 29 aprile, sarà proposta la distribuzione di un dividendo di 0,39 euro per azione. L'assemblea dovrà anche nominare il consiglio di amministrazione e il nuovo presidente: per quest'ultimo i giochi sono praticamente fatti e la scelta dovrebbe cadere sull'attuale vicepresidente Enrico Salza. Lunedì la Compagnia di San Paolo, principale azionista della banca, ha precisato che ancora per il rinnovo dei vertici non esiste «una proposta conclusiva e una deliberazione in merito». Tuttavia, secondo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, dovrebbe essere nominato vicepresidente Orazio Rossi e amministratore delegato Alfonso Iozzo (oggi sono tre: oltre a Iozzo, Luigi Maranzana e Pio Bussolotto), mentre rimarrebbe da definire il nome del direttore generale, figura finora assente all'interno del gruppo. Su questi nomi continuano le «esplorazioni» condotte da Renzo Giubergia, presidente della Fondaco sgr, al quale è stato affidato il mandato di consultare i soci della banca per individuare una proposta condivisibile. La scelta definitiva dei vertici potrebbe essere comunicata anche il giorno stesso dell'assemblea in quanto lo Statuto del Sanpaolo Imi prevede che gli azionisti non abbiano «l'obbligo di preventiva pubblicità delle candidature che intendono promuovere».

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