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È ARRIVATA ai ferri corti la polemica tra i comuni e il ministro dell'economia Giulio Tremonti sulla ...

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Una stretta che ha indotto il governo ad approvare un decreto legge che ha spostato di due mesi, fino alla fine di maggio, il termine ultimo per la predisposizione dei bilanci degli enti locali. Ieri ha attaccato l'Anci per strillare che i «Comuni sono vicini al collasso». L'associazione dei comuni sostiene che «la situazione economica e finanziaria è insostenibile» e che «le regole troppo rigide e poco intelligenti del patto di stabilità, le sanzioni inapplicabili per chi non le rispetta, il taglio senza logica delle risorse, il blocco centralista dell'autonomia finanziaria, la marcia indietro sorprendente sul catasto, sono tutti nodi di una corda che si sta stringendo intorno al collo dei comuni». «Le conseguenze - avverte l'Anci - saranno drammatiche, soprattutto per i piccoli comuni che rischieranno il fallimento e il dissesto». E spiega che «scuole, trasporti, smaltimento dei rifiuti, cultura, mensa, asili, assistenza agli anziani, sostegno ai disabili e alle categorie sociali a rischio sono servizi che i comuni devono garantire» ma che «questo oggi non è più possibile». Per questo, sostiene l'Anci, «è necessario un intervento correttivo del governo e del Parlamento per riportare i trasferimenti almeno ai livelli del 2003 e rivedere le condizioni del patto di stabilità, altrimenti non potremo approvare i bilanci e saremo costretti a forme di protesta clamorose».

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