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Telecom, profitti in aumento

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646milioni euro, in crescita di 2.480 milioni rispetto al 2002, e l'intero gruppo Telecom ha segnato un risultato netto positivo di 1.192 milioni di euro (+1.965 milioni). Il cda - si legge in una nota - proporrà all'assemblea un dividendo di 0,1041 euro per ogni azione ordinaria e di 0,1151 euro per ogni azione risparmio, in crescita in entrambi i casi del 10% sul 2002. Al risultato ha contribuito il deciso miglioramento del saldo tra proventi e oneri straordinari che quest'anno è negativo per 1.083 milioni di euro (-5.496 milioni di euro nel 2002). Anche per la capogruppo è stato significativo il miglioramento, come viene spiegato nella nota, del saldo proventi e oneri straordinari pari a 4.277 milioni di euro (-1.652 milioni) mentre le imposte sul reddito sono in linea con l'anno precedente avendo beneficiato delle imposte differite attive divenute recuperabili grazie all'operazione di fusione (1.266 milioni di euro). Da segnalare a livello di gruppo «l'insussistenza di debiti e fondi per rischi e oneri relativi al contributo per l'esercizio di attività di telecomunicazioni per 1.465 milioni di euro» dopo la sentenza della Corte di Giustizia Ue nel settembre 2003 che ha ritenuto «vietato» in base alle direttive europee il contributo che le aziende telefoniche italiane debbono versare allo Stato in proporzione al fatturato. A livello di gruppo i ricavi ammontano a 30.850 milioni di euro e registrano un incremento del 5,3% rispetto al 2002 a parità di cambio e di perimetro (-1,8% se non si considerano tali effetti). Il margine operativo lordo è pari a 14.280 milioni di euro in crescita del 5,6% e con un'incidenza sui ricavi pari al 46,3%. Nel corso dell'anno il personale si è ridotto a 93.187 unità con un calo di 13.433 (8.829 per la variazione dell'area di consolidamento e 4.604 per la riduzione degli organici).

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