Il risultato netto 2003 a 254 milioni di euro
Crescono i ricavi da servizi (+9%) mentre diminuiscono i costi operativi (-4%)
740milioni (+9%) e riduzione dei costi operativi a 1.594 milioni (-4%). Sono questi i dati più significativi dell'esercizio 2003 di Banca di Roma. Un bilancio che rappresenta il primo intero esercizio della nuova Banca di Roma, nata dal conferimento di attività e passività di Capitalia il 1 luglio 2002. In particolare lo scorso anno la banca romana ha raggiunto un saldo del margine di interesse pari a 1.740 milioni, con una riduzione del 2% sul 2002. I ricavi da servizi hanno raggiunto i 1.018 milioni (756 da commissioni nette), mettendo a segno una crescita di circa 86 milioni (+9%). Il margine di intermediazione 2003 si attesta a 2.758 milioni, con un incremento del 2% sul 2002 (+48 milioni). I costi operativi sono stati pari a 1.594 milioni, con una contrazione sull'anno precedente di 65 milioni (-4%) «per effetto soprattutto della riduzione delle spese amministrative (-7%)». Il risultato lordo di gestione è stato pari a 1.164 milioni, con un incremento di 52 milioni (+5%). Per far fronte al default Parmalat, banca di Roma ha dovuto effettuare ingenti accantonamenti (oltre 200 milioni di euro).