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Parte il piano di formazione per 21.481 lavoratori

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Il progetto sarà cofinanziato dal ministero del Welfare e da Italia Lavoro per 86 milioni

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Il progetto - hanno spiegato il sottosegretario al Welfare Pasquale Viespoli e i rappresentanti della Fiat e di Italia Lavoro - è stato avviato a settembre dopo il via libera dell'Unione europea e ha già interessato circa 7.000 dei 21.481 lavoratori che alla fine del triennio parteciperanno ai corsi di riqualificazione. Gli obiettivi del programma, rivolto ai lavoratori in cassa integrazione ma anche in genere alle categorie più a rischio di disoccupazione, è il miglioramento dell'efficienza, lo sviluppo di nuove competenze, la spendibilità delle conoscenze anche in altre società o ambiti lavorativi e la conservazione dei livelli occupazionali nelle zone interessate dal progetto. In particolare le attività formative interesseranno cinque regioni e gli stabilimenti di Torino (Piemonte), Arese (Lombardia), Cassino (Lazio), Pomigliano (Campania) e Termini Imerese (Sicilia). Le risorse (86 milioni di euro nel complesso) - ha spiegato Viespoli - sono stanziate per la metà dal ministero del Welfare mentre per l'altra metà sono a carico della Fiat. «L'iniziativa dimostra - ha detto - che si possono utilizzare strumenti di protezione sociale insieme a politiche attive del lavoro». I lavoratori interessati dal progetto sono principalmente uomini (l'80%) con un'istruzione bassa (il 60% inferiore al diploma). I corsi riguardano circa 8.000 lavoratori degli stabilimenti di Torino, 3.600 addetti a Cassino, 4.500 a Pomigliano d'Arco, 1.450 a Termini Imerese e 750 ad Arese). L'età media degli interessati è di 41 anni per gli uomini e di 40 per le donne. Per la Fiat - si legge nella sintesi del piano - il progetto ha un costo complessivo di quasi 74 milioni di euro perchè accanto ai costi di erogazione dei corsi (43 milioni di euro) c'è da considerare il reddito degli allievi che partecipano alla formazione per oltre 30 milioni di euro. L'attività di monitoraggio, assistenza tecnica e e servizi del piano che riguarderà per l'89% la formazione generale e per l'11% la formazione specifica, è affidata a Italia Lavoro.

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