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Maroni: pronta la riforma del sistema previdenziale

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La riforma delle pensioni è in seconda lettura al Senato, ora è in commissione e va in Aula, come previsto, il 18 aprile. Insomma, è una cosa già fatta. Non c'è motivo per un rinvio a dopo le elezioni europee». Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, commenta così le dichiarazioni rilasciate l'altro ieri dal presidente della Camera, Pier Ferdiando Casini, nel corso della commemorazioni di Marco Biagi. Nè Maroni ritiene che l'approvazione della riforma previdenziale possa essere influenzata da un eventuale «flop» del federalismo: «Non mi pongo neanche questa prospettiva perché i tempi per il disegno di legge costituzionale sono stati contingentati. E, a meno che la maggioranza non voglia fare harakiri, il 25 marzo al Senato si conclude tutto. In caso contrario - avverte - cade il governo perché la Lega non rimarrà nella maggioranza». «Sono ottimista per due motivi - spiega -. Primo perché si è chiusa una settimana difficile per la Lega rispetto alla salute del leader Umberto Bossi ma con segnali di ottimismo sulla sua ripresa; secondo, perchè al Senato le cose sono andate bene». Insomma, per il via libera della riforma previdenziale Maroni non vede «ostacoli». «È una riforma - sottolinea - ampiamente condivisa dalla Cdl e modificata in seguito alle richieste dei sindacati. L'unico punto interrogativo è l'opinione di Luca Cordero di Montezemolo. Ma c'è quella dell'attuale presidente di Confindustria ed è quella che ora conta. Nessun motivo di preoccupazione, quindi, sull'esito della riforma» ribadisce il ministro.

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