Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

La spesa dei pensionati è sempre più cara

Esplora:
default_image

Dal 2001 al 2004 anziani penalizzati con il 37,7%. Sugli studenti incidenza del 25% e del 21,5% per gli impiegati

  • a
  • a
  • a

Questa, secondo il Codacons, la variazione della spesa con cui ogni giorno i consumatori si trovano a dover fare i conti. L'associazione ha disegnato una «giornata tipo» per studenti, casalinghe, impiegati e pensionati, prendendo in considerazione gli acquisti che ognuna delle quattro tipologie effettua più spesso, in pratica una sorta di «carrello della spesa» differenziato. Confrontando i prezzi di tre anni fa con quelli di oggi, denuncia il Codacons, emergono aumenti che non sono affatto in linea con l'inflazione registrata dall'Istat, ma che sono spesso a due cifre, almeno per i beni di largo consumo presi in esame. CASALINGA: in tre anni la spesa standard di una madre di famiglia (colazione per quattro persone, merenda per i figli, spesa al mercato, parrucchiere, rivista, cena per quattro) è passata da 135 mila vecchie lire (circa 69 euro) a 83,50 euro, con un incremento del 19,64%. Se l'inflazione fosse stata quella effettivamente misurata dall'Istat (2,5% nel 2002 e 2,7% nel 2003), sottolinea però polemicamente il Codacons, per gli stessi prodotti sarebbero stati sufficienti all'inizio del 2004 esattamente 10 euro in meno (73,56). PENSIONATO: le cose non vanno affatto meglio per i pensionati, la categoria più colpita dai rincari. Tra l'acquisto di un quotidiano, una giocata al lotto e qualche regalo ai nipoti, la spesa quotidiana arriva a 11,68 euro il 37,7% in più rispetto alle 16.000 lire (circa 8 euro) del 2001. Anche in questo caso, stando all'inflazione misurata negli anni di riferimento, la spesa non avrebbe dovuto superare i 9 euro. IMPIEGATO: colazione, quotidiano, pranzo in orario d'ufficio, rifornimento di benzina e cena in pizzeria costano circa 40 euro. Tre anni fa, le stesse voci pesavano sulle tasche degli impiegati per 63 mila vecchie lire (circa 32 euro). L'aumento è dunque del 21,5%. STUDENTE: la paghetta rischia di non bastare se alla spesa per l'autobus, la merenda e il cinema si aggiungono troppi sms o un fumetto extra. Tre anni fa uno studente pagava circa 37.200 lire (19 euro) per le spese necessarie e quelle per il divertimento. Nel 2004 si è però saliti a 24,10 euro, il 25,4% in più.

Dai blog