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Gas, troppo alti i costi industriali

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Lo denuncia un rapporto dell'Enea, che individua nella struttura dei costi industriali il nemico numero uno della riduzione del costo della materia prima. Un «elemento di criticità» che blocca la discesa dei prezzi e potrebbe addirittura spingerli verso l'alto. Secondo l'Annuario ambiente ed energia 2003, infatti, a fronte di una forte crescita dei consumi resta il nodo della rete di infrastrutture giudicata insufficiente da gran parte degli operatori che stimano di poter fornire un adeguato flusso di investimenti solamente fino al 2006-2007. Di qui l'allarme per il rischio di una scarsità di gas e un'impennata dei prezzi. Secondo l'Enea, infatti, «uno scenario in cui possa configurarsi un livello di offerta carente non appare remoto». E, in questa situazione, «l'offerta di gas da parte dei nuovi entranti - non necessariamente più efficienti degli «incumbent» ma tutelati dalla quota di mercato loro attribuita per legge - potrebbe provocare un generalizzato rialzo dei prezzi per gli utenti finali». Un altro fattore che potrebbe incidere su offerta e prezzi è la carenza di investimenti. Il mercato italiano è il terzo in Europa e farà registrare i tassi di incremento molto interessanti nei prossimi anni ma la necessità di nuovi investimenti infrastrutturali, avverte l'Enea, si scontra con la scarsità di capitale dei nuovi entranti. Nonostante il disegno di legge Marzano di riforma dell'energia all'esame del Senato assicuri una riserva dell'80% della nuova capacità a chi ha sostenuto la spesa per l'infrastruttura, per l'Enea ci sono «altri elementi di incertezza».

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