Il fisco fa il pieno ma solo grazie ai condoni
Il gettito tributario complessivo è salito del 4,8% ma senza le sanatorie l'aumento è stato dell'1,9%
Dalle grandi imprese meno imposte sui redditi, per un calo complessivo di 1,6 miliardi di euro rispetto ad un già disastroso 2002. Ma anche un incremento del gettito dell' Irpef, dovuto sia ai rinnovi contrattuali, sia ad un recupero del lavoro sommerso. La sfilza di sanatorie ha dato una forte spinta al gettito tributario. Il gettito complessivo, che è volato a 349.852 milioni di euro, ha così segnato una crescita del 4,8%. Ma senza gli effetti delle sanatorie, l'incremento rispetto al 2002 è stato dell'1,9%, un valore che rimane comunque superiore alla crescita del Pil che lo scorso anno è stata dello 0,3%. Un anno di incassi: Lo scorso anno il fisco ha incassato tributi per 349.852 milioni di euro, un valore pari a 677 mila miliardi di lire. Rispetto allo scorso anno il gettito è cresciuto di 16,134 milioni, con un incremento percentuale di 16.134 milioni. Ma a «pesare» sono soprattutto i condoni. Così, depurato degli incassi delle sanatorie, il gettito si è fermato a quota 338.897 milioni di euro, segnando un aumento di 5.248 milioni (+1,6%) rispetto al 2002. QUASI 20 MLD DA CONDONI: Le dichiarazioni di condono presentate dagli italiani fanno prevedere un gettito che sfiora i 20 miliardi: 19.934 milioni di euro che sono stati contabilizzati - come prevedono le norme europee Sec95 - nei bilanci di competenza anche se le rate devono ancora essere effettivamente incassate. Questo ha quindi contribuito a ridurre il deficit del 2003 in base al cosidetto criterio del «dichiarato». Ma il gettito incassato è comunque di tutto rispetto: 13.213 milioni se si considerano sia i grandi condoni (che hanno dato 10.955 miliardi) sia la sanatoria dei capitali esportati illecitamente all' estero, sia il gettito contabilizzato dagli enti locali. Meno tasse da società: anche il 2003 è stato un anno con tasse in calo per le grandi imprese. L' Irpeg, che è l' imposta pagata dalle società di capitale, ha registrato una ulteriore contrazione rispetto al 2002 disastroso. Nel complesso dal 2001 sono stati versati 4,2 miliardi, un valore che calcolato in lire supera gli 8.000 miliardi. Il gettito dell' Irpeg, che nel 2001 era stato pari a 32.758 milioni di euro, è sceso nel 2002 - secondo i dati diffusi nel marzo scorso dal ministero delle Finanze - a 29.764 milioni di euro (-9,1%, con una contrazione di circa 2,9 miliardi di euro). Ora invece il dicastero di via XX Settembre ha reso noto che l' Irpeg 2003 ha registrato un ulteriore calo, scandendo a quota 28.569 miliardi. Risultato finale: 13,78% di Irpeg in meno. Ma l'Irpef sale: Il grande comparto delle imposte sui redditi risente del calo delle tasse versate dalle società ma anche dei minori tributi sui proventi di borsa. Segna così un calo dello 0,7%. Ma l'Irpef è in controtendenza. È cresciuta del 3,2% con un incremento di 3,9 miliardi di euro e toccando quota 127,2 miliardi. Il maggior gettito, che non è giustificato da rincari d'imposta, ma che è dovuto in parte ai rinnovi contrattuali, in parte ad una emersione dal sommerso legata alle sanatorie. Iva positiva: le imposte indirette, che si pagano sulla produzione e sulla vendita di beni, non hanno risentito della congiuntura. Gli incassi hanno toccato i 166.426 milioni, in aumento di 6.430 milioni (+4%). L'Iva ha pesato per 98.176 milioni, con un +2,8% dovuto esclusivamente all'Iva sui consumi interni che è stata pari a 87.029 milioni (+3,3%) mentre l'Iva sulle importazioni ha segnato una riduzione dell' 1%.