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L'ESODO di piloti dall'Alitalia sarà evitato.

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Questa norma che sarà definita nel consiglio d'amministrazione dell'Enac del 6 aprile, impedirà a un centinaio di piloti dell'Alitalia di andare subito in pensione creando un vuoto pericoloso per la compagnia di bandiera. I piloti infatti sarebbero tentati a lasciare il servizio perchè la legge Treu e quella Visco stabiliscono che chi ha 25 anni di contributi e non va in pensione entro il 30 novembre 2004 perde 20.000 euro. Stando così le cose la fuga era assicurata. Ma la decisione dell'Enac di fatto vanifica gli effetti delle leggi Treu-Visco. Infatti ferma restando la decurtazione, continuando a lavorare fino a 65 anni, i piloti avranno il tempo di compensare la decurtazione. La disposizione dell'Enac però è contestata dall'Anpac, il maggiore sindacato dei piloti, che solleva problemi di sicurezza e minaccia lo sciopero. Secondo l'Anpac 65 anni sono troppi per continuare a guidare un aereo. Una tesi contestata dall'Enac e dal suo direttore generale Silvano Manera che ha diretto a lungo l'ufficio sicurezza dell'Alitalia. Ma la contestazione dell'Anpac in realtà avrebbe altre cause. Il segretario della Fit Cisl piloti Francesco Darrigo sostiene che «l'Anpac ha problemi interni. La decisione dell'Enac ostacola le aspettative di quei giovani che attendevano ilpensionamento dei colleghi per avanzare in carriera». L.D.P.

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