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Tremano le Borse. Lunedì nero in Europa

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Bruciati 106 milioni di euro. Piazza Affari perde il 2,2%. Parigi - 2,4% e Francoforte -2,6%

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Ieri tutte le Borse sono state in affanno, dopo la rivendicazione degli attentati di Madrid da parte di Al Qaida che riporta alla luce, anche fra gli investitori, l'incubo già conosciuto l'11 settembre 2001. Sui listini europei sono stati bruciati sui listini europei oltre 106 miliardi di euro di capitalizzazione. L' indice di riferimento Ibex di Madrid è stato, non a caso, quello che ha sofferto la perdita più ingente (-4,15%), un crollo pari al 7,3% dalla data dell' attentato (giovedì), discesa che non si registrava dal settembre 2002. Parigi ha perso il 2,4% e Francoforte il 2,6%. Sul mercato spagnolo ha inciso inoltre, secondo alcuni osservatori, l' inatteso risultato elettorale con la vittoria dei socialisti del Psoe. Una volatilità che, riferiscono dalle sale operative, si manterrà tale fino alla nascita del nuovo governo. In caduta libera tutti i principali titoli ma hanno registrato le perdite più consistenti Santander Central Hispano (-4,42%), Telefonica (-4,68) e Endesa (-6,84%). Su quest' ultimo titolo ha pesato anche un report negativo di Merrill Lynch. L' indice paneuropeo Dj Stoxx 50, dal canto suo, ha segnato un ribasso dell' 1,8%. A soffrire comunque, sono soprattutto i titoli assicurativi (-3,18% lo Stoxx di settore) con Allianz (-5%) e Axa (-4,3%). Male anche gli editoriali (-3,11%) con Vivendi (-5,4%) e Havas (-4,2%). La pioggia di vendite ha investito inoltre le società del settore viaggi e turismo. Giù le le compagnie aeree Iberia (-5,88%), British Airways (-6,76%), Air France (-3,96%) e Lufthansa (-2,41%) ma anche Nh Hoteles (-4,34%), la tedesca Tui (-4,74%) e la catena alberghiera Hilton (-2%). Anche Piazza Affari ha chiuso in netto calo con l' indice Mibtel che ha ceduto il 2,27% a 20.052, mentre il Mib30 sotto la soglia dei 27 mila punti con un calo del 2,29% (chiusura a 26.944). Pesante anche il Nuovo Mercato, con il Numtel che ha perso il 3,07% a 1.517 punti. Seduta negativa per tutti i bancari e il risaprmio gestito, con vendite sull' istituto di Piazza Cordusio (-4,29% a 4,083) nel giorno dell' incontro con gli analisti, in cui l'ad Alessandro Profumo ha ribadito tra l' altro che non ci sono allo studio aggregazioni, in particolare con il SanPaolo Imi (-4,51% a 9,581), ma si pensa piuttosto ad una crescita interna. Operatori delusi in parte da buy back e dividendi, anche se il titolo segue soprattutto le vendite a pioggia scattate sul listino. Banca Intesa perde il 3,88% a 2,776, Capitalia il 3,96% a 2,157. Non va meglio agli assicurativi, con Fondiaria-Sai in calo del 2,74% a 18,498. Giù con decisione anche Generali (-2,08% a 20,76). Ha tenuto Eni con una chiusura invariata (a 16,05) grazie alla natura difensiva del titolo. Giù Enel (-1,59% a 6,08) e Saipem (-1,85% a 7,34). Vanno peggio Edison (-2,59% a 1,356) e Snam Rete Gas (-0,52% a 3,66). Fiat pesante in un contesto che penalizza anche gli altri titoli dell' auto in Europa (-1,91% a 5,845). Giù Ifil (-5,06% a 2,757) nonostante secondo la stampa d' oltralpe la famiglia Agnelli potrebbe recuperare 1 miliardo di euro dall' uscita da Worms. Quest' ultima ha poi spiegato che in realtà procedono ancora i lavori sulla ricomposizione del capitale. Telecom giù del 2,65% a 2,42, Tim dell'1,94% a 4,34.

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