AUMENTI D'ORO
Statali, l'aumento degli stipendi oltre il 4% dei prezziDal '97 al 2002 la busta paga è salita del 16,7%9. Quella dei dipendenti privati dell'11,4%
Non solo. Nel pubblico impiego gli aumenti hanno sempre superato di gran lunga la crescita dell'inflazione. Dal 1997 al 2002, infatti, la busta paga del pubblico impiego è aumentata del 16,7%. Oltre il doppio, cioè, dell'inflazione programmata per lo stesso periodo (8,2%) e ben quattro punti percentuali in più rispetto alla crescita reale dei prezzi (12%). Un incremento ben lontano da quello destinato ai dipendenti privati, che hanno ottenuto una rivalutazione del proprio salario nettamente inferiore: si va infatti dall'8,8% nel settore dei servizi all'11,4% dell'industria. Secondo l'ultimo rapporto dell'Aran (Agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego) sull'andamento delle retribuzioni pubbliche, nel solo 2003 è prevista una crescita in busta paga del 6%, a fronte del 2,7% dell'inflazione reale e del 2,5% di quella programmata. Ma questo potrebbe essere l'ultimo acuto. Con la nuova stagione di rinnovi contrattuali, avverte il presidente dell'Aran Guido Fantoni, «non sarà più possibile garantire recuperi così ampi». E questo perchè la produttività del sistema pubblico ha mostrato dal 2002 «una brusca inversione di tendenza» con una contrazione dello 0,4% l'anno. Tra il 1999 e il 2000, le retribuzioni di fatto sono aumentate del 4,4%, a fronte di un tip (tasso di inflazione programmata) dell'1,2% e di un'inflazione reale del 2,5%. Un trend confermato anche nel 2001, quando la busta paga è cresciuta del 4,7% a fronte di un tip dell'1,7% e di un aumento dei prezzi del 2,7%. La situazione si è parzialmente riequilibrata nel 2002, anno in cui il pubblico impiego ha goduto di una maggiorazione del salario del 2,8% a fronte di un tip dell'1,7% e di un tasso reale del 2,5%. Più modesto, invece, l'incremento delle retribuzioni contrattuali, cresciute in 5 anni di meno del 10%. Se nell'intero periodo i guadagni di produttività sono stati del 3,2% (non troppo distanti quindi dal vantaggio del 4% sull'inflazione), per il biennio 2002-2003 il discorso cambia. In questi ultimi due anni, infatti si è verificato il netto calo della produttività del lavoro pubblico. mostra addirittura una contrazione, pari a circa -0,4% l'anno. L'Aran sottolinea la contraddizione tra l'andamento della produttività e il livello di aumenti garantiti nei rinnovi del 2003. «A fronte di questi dati abbastanza deludenti -spiega il rapporto- i benefici di fatto che saranno garantiti ai pubblici dipendenti non si porranno al di sotto del 6%».