Ponte sullo Stretto, Strasburgo dice no Lunardi: il governo va avanti lo stesso, i soldi Ue non servono. Bocciata la Marsiglia-Torino
Se da un lato l'opposizione, e soprattutto i Verdi, vedono nella bocciatura una sconfitta del Governo, propizia al momento, visto l'approssimarsi delle elezioni per il parlamento Europeo, dall'altra parte si cerca di sedare le preoccupazioni che derivano dalla decisione del consesso di Strasburgo. Il più preoccupato naturalmente è stato il Presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, il quale riteneva che ormai l'opera fosse indirizzata verso la dirittura d'arrivo, e che vede invece, come molti siciliani delusa ancora una aspettativa divenuta orma i storica. A determinare la decisione europea è stata la pressione dei parlamentari europei italiani di opposizione. Ma "Il voto del Parlamento Europeo - afferma con sicurezza il ministro delle infrastrutture Lunardi - non incrina la decisione del Governo di realizzare il Ponte sullo stretto di Messina. E Lunardi aggiunge anche che «non sono necessari i coldi Ue». All'unisono un altro ministro, quello per le Attività Produttive. Antonio Marzano infatti ha dichiarato che la bocciatura non è "così definitiva" e che bisognerà che il Parlamento contratti con il Consiglio dei ministri europei per arrivare ad una conclusione che io mi auguro positiva. " "Il Consiglio trasporti dell'UE rimarrà fermo sulla decisione presa a dicembre" afferma dal canto suo il ministro per le politiche comunitarie da Bruxelles. Secondo Buttiglione "il Consiglio semmai accetterà di integrare la lista dei progetti prioritari con alcuni di quelli proposti oggi dal Parlamento, ma si rifiuterà di depennare il Ponte sullo Stretto". Dalla parte opposta Legambiente mostra tutta la sua soddisfazione: "Le perplessità presentate dai movimenti ambientalisti e la forte mobilitazione hanno trovato conferma nell'europarlamento". La soddisfazione dell'opposizione viene interpretata politicamente da Angelo Sanza, capogruppo di Forza Italia in Commissione trasporti alla Camera: "Continua la campagna di aggressione verso il Governo Berlusconi, ma la sinistra può stare tranquilla, è inutile che si agiti tanto. Il voto del Parlamento Europeo nulla toglie alla decisione presa dal Governo italiano di realizzare il Ponte sullo stretto di Messina. L'opera è già stata decisa e approvata dal Cipe". Schifano da parte sua pone in evidenza l'ambiguo comportamente del presidente della Commissione definendo "illuminante il silenzio di Prodi". Ma a dire una parola definitiva sulla questione viene per ultimo l'amministratore delegato della Società Stretto di Messina, Pietro Ciucci: " La società proseguirà senza incertezze nell'attività secondo i tempi e gli impegni assunti nella recente convenzione stipulata con il Governo, con l'obbiettivo di pubblicare il bando di gara nelle prossime settimane a completamento delle delle procedure di approvazione in corso." E continua confermando che il progetto oltre ad avere la valutazione di impatto ambientale favorevole, e un piano finanziario definito e in fase di attuazione, dispone già del 40% dei fondi necessari per la realizzazione (2,5 miliardi).