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Tariffe, elettricità meno cara da aprile

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In vista però ci potrebbero essere gli aumenti se il prezzo del petrolio continuerà a salire

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La previsione arriva dagli esperti del Rie che sulla base del calcolo usato dall'Authority nell'aggiornamento trimestrale delle tariffe, stimano per il periodo aprile-giugno un calo del costo della luce - per la famiglia tipo (3 kw impegnato e 225 kwh di consumi mensili) - di 1,3 euro a bimestre, vale a dire 7,8 euro in meno l'anno. Previste invece stabili le tariffe del gas. La riduzione è legata - spiega Davide Tabarelli, esperto del Rie (il centro di Ricerche Energetiche ed Industriali di Bologna) - all'apprezzamento dell'euro sul dollaro che ha compensato i rialzi del greggio da inizio anno, riducendo la parte della tariffa legata al costo della materia prima sui mercati internazionali. Si tratterebbe - se la previsione sarà confermata dall'Autorità a fine mese - del maggior calo della componente tariffaria legata ai combustibili degli ultimi tre anni, dall'aprile cioè del 2001. Nel prossimo trimestre - aggiunge Tabarelli - la parte della tariffa elettrica legata al costo dei combustibili, «dovrebbe calare dell'8,13%». Una riduzione, la più consistente dall'aprile del 2001, che «per le bollette delle famiglie con consumi di 225 chilowattora al mese e potenza impegnata pari a 3 kw, dovrebbe tradursi in una calo del 2%». Il calcolo, ricorda l'esperto, si basa sul meccanismo di aggiornamento adottato dall'Authority per l'energia per adeguare le tariffe al costo internazionale dei combustibili, e dovrà essere confermato dalla stessa autorità che potrebbe comunque decidere - come accaduto già in passato - di compensare la riduzione per necessità di finanziare altre voci tariffarie. L'attesa riduzione è legata al minor costo pagato per i combustibili tra settembre 2003-febbraio 2004, nel periodo cioè di riferimento per l'aggiornamento tariffario del prossimo trimestre aprile-giugno: si è trattato di sei mesi - prosegue Tabarelli - in cui si è assistito ad un forte apprezzamento dell'euro sul dollaro (valuta di riferimento dell'interscambio petrolifero) che è riuscito ad annullare, sul fronte dell'impatto tariffario per i prossimi tre mesi, anche i rialzi registrati dal greggio e dal carbone nel primo scorcio del 2004. Una dinamica quindi diversa da quella che, invece, si sta registrando da settimane sul fronte dei prezzi dei carburanti che rimasti pressochè indenni all'apprezzamento dell'euro, stanno invece recuperando velocemente terreno sulla scia dell'impennata delle quotazioni petrolifere. Sul fronte del gas, invece, le previsioni per le prossime tariffe sono di stabilità, dopo il calo del 2,4% scattato nel primo trimestre 2004. «Nei prossimi tre mesi le tariffe su questo fronte dovrebbero rimanere ferme», anticipa infatti Tabarelli spiegando che per quanto concerne il metano la soglia di invarianza (ovvero il tetto sotto il quale la variazione non viene trasferita al consumo), è più alta, pari al 5% contro il 3% previsto nel caso delle tariffe elettriche. Anche in questo caso, comunque, tiene a ricordare Tabarelli l'ultima decisione spetterà a fine mese all'Authority.

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