Alitalia alle corde rinvia l'approvazione del bilancio

Ma per la compagnia la situazione continua ad essere grave tant'è che a fronte di alcune stime di un peggioramento dei conti e in assenza di un nuovo piano industriale di risanamento, i vertici hanno deciso di chiedere alla Consob lo slittamento oltre il 31 marzo della presentazione e dell'approvazione del bilancio 2003. Dal cda si è fatto sapere che questo tempo servirà alla compagnia per mettere a punto il piano. Le indiscrezioni di questi giorni parlano di perdite superiori a 450 milioni di euro per il 2003 e per 140 milioni per i primi quattro mesi del 2004. Tutte cifre che l'Alitalia cerca di sminuire dicendo che le perdite sono dell'ordine di 400 milioni di euro, «l'unico dato ancora attendibile». Ma il mercato sembra non crederci se ieri ha spinto il titolo sotto del 3,16% per poi farlo chiudere inperdita dell'1,91%. Intanto sono cominciati gli incontri tra l'azienda e il sindacato. Ieri il nuovo direttore delle risorse umane Chieli ha dato il via al dialogo mentre il vicepremier Fini continua a lanciare messaggi rassicuranti. «Nessuno può pensare che un grande paese come l'Italia siprivi della compagnia aerea di riferimento» ha detto ma il ministro Maroni è stato chiaro su un punto: che il governo è al fianco della compagnia ma «non avanzerà proposte prima della trattativa tra zienda e sindacati». E alla discussione sul nuovo piano si intreccia quella del rinnovo del contratto per il personale di volo. L'obiettivo dei vertici è di aumentare la produttività utilizzando tutte le strutture a disposizione per aumentare ricavi di 800 milioni a partire da quest'anno e per i prossimi tre anni. L'Unione Piloti ha chiesto di capire «quale è il mandato dell'azionista Tesoro alla compagnia» e che il governo indichi linee «più precise per il piano di rilancio». Insomma la strada è ancora in salita.