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NON c'è querelle tra Fiumicino e Malpensa e, anzi, quest'ultima mantiene saldamente la posizione di hub.

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Dunque, ha tagliato corto Bonomi, «non è pensabile che Alitalia possa fare una scelta netta» anche perché nel Paese, ha aggiunto, i flussi sono leggermente sbilanciati su Roma in entrata, e su Malpensa in uscita. Malpensa «non ha effetto cannibalizzante con Linate» perché quest'ultimo scalo, ha spiegato il presidente di Alitalia, «serve più di 30 destinazioni, non si può pensare che Alitalia duplichi queste destinazioni». Alitalia farà due cose per Malpensa, ha detto Bonomi: «Creare una base per il personale navigante entro il 2004, e una base per la manutenzione degli aeromobili i cui tempi dipenderanno dall'ultimazione dell'hangar della Sea». Parlando della compagnia, Bonomi ha detto che «la settimana prossima inizieremo un tour de force. L'azienda non può permettersi tempi lunghi per il risanamento». Negli incontri degli ultimi giorni, ha notato Bonomi, è emerso che «l'Alitalia è un patrimonio irrinunciabile per il Paese e va rilanciata. Prima di parlare di privatizzazioni, va risanata». Per farlo il ministro al Welfare, Roberto Maroni, ha ribadito ieri che «il governo è pronto a mettere a disposizione tutte le risorse necessarie. Il problema è trovare strumenti efficaci che funzionino sia per Alitalia sia per la piccola società di catering». Comunque, «non ci saranno aiuti di Stato non consentiti dalle regole europee» ha detto da Bruxelles il ministro alle Attività produttive, Antonio Marzano. Sull'Alitalia «stiamo esaminando la possibilità della cassa integrazione, poi bisogna tornare a esaminare il piano industriale»; sull'eventualità di interventi sulla royalty per il carburante il ministro ha puntualizzato che «qualsiasi cosa si faccia deve riguardare il settore». Intanto, il neo amministratore delegato, Marco Zanichelli, ha scritto una lettera ai dipendenti in cui ha illustrato le due linee sulle quali si muoverà: definire in fretta progetti di «recupero di efficienza del lavoro» ed elaborare un «piano industriale che risponda all'obiettivo indicatoci dall'azionista: essere la compagnia di riferimento del sistema del trasporto aereo in Italia con capacità di proiezione europea e mondiale.

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