Il petrolio vola e la benzina costa di più
Pesano l'instabilità politica in Venezuela e i tagli alla produzione annunciati dall'Opec
A spingerlo verso l'alto sono le preoccupazioni per le tensioni politiche in Venezuela e l'annunciato taglio produttivo, a partire da aprile, deciso nell'ultimo vertice dell'Opec, che dovrebbe eliminare dal mercato un milione di barili al giorno. La quotazione del greggio a New York ha toccato così sui monitor i 37,40 dollari al barile, raggiungendo i massimi toccati durante l'attacco americano in Iraq del marzo scorso e avvicinandosi pericolosamente ai 37,55 dollari raggiunti nel settembre del 2000) che hanno rappresentato il massimo dai tempi della prima Guerra del Golfo all'inizio del '91. Forte rialzo dell'oro nero anche a Londra, dove il Brent, il petrolio di riferimento europeo, è stato scambiato a 33,28 dollari al barile. Le preoccupazioni per la situazione in Venezuela, che è il quinto produttore di petrolio del mondo, si sono riaccese con le dimissioni a sorpresa dell'ambasciatore venezuelano alle Nazioni Unite. Milos Alcalay si è dimesso accusando il presidente Hugo Chavez di non proteggere i diritti umani nel suo Paese e di non osservare principi democratici. Circa 350 persone sono state messe agli arresti dopo una settimana di scontri, che hanno già fatto dieci vittime, e manifestazioni per chiedere la revoca del mandato presidenziale di Chavez. La drammatica situazione del Paese sudamericano potrebbe avere ripercussioni sui rifornimenti di greggio agli Stati Uniti, visto che il Venezuela è il loro quarto fornitore di petrolio.. A sostenere il rialzo del prezzo del greggio è anche la prospettiva della stretta produttiva dell'Opec, attesa dal primo aprile: si dovrebbe trattare di circa 2,5 milioni di barili al giorno tra la riduzione ufficiale (1 milione di barili) delle quote produttive del cartello decisa ad Algeri nell'ultima riunione dei paesi produttori ed il rispetto dei tetti (attualmente vi sarebbero 1,5 milioni ulteriori di sforamento). La nuova impennata del greggio ha fatto aumentare anche i prezzi della benzina, saliti nei distributori Agip e Ip di 0,006 euro al litro, come hanno annunciato i due marchi del gruppo Eni, sottolineando di aver rialzato anche i prezzi del gasolio di 0,008 euro al litro. Negli impianti Ip un ritocco, pari a +0,003 euro, è scattato anche sul gpl. In base alla variazione i nuovi prezzi consigliati per il rifornimento con servizio nei distributori Agip vanno così a 1,094 euro al litro per benzina, a 0,901 per il gasolio auto, a 0,931 per il blu diesel mentre per il gpl restano a 0,534. All'Ip, invece, i nuovi livelli sono di 1,094 euro per la verde, di 1,179 euro per la Plus 98, di 0,901 per gasolio e a 0,540 euro per il gpl auto.