Entro ottobre la risoluzione dell'alleanza con Gm
Sembra essere questo il messaggio che emerge dallo «Steering Committee» svoltosi ieri a Ginevra, il primo dei quattro incontri annuali del comitato guida italo-americano nato dall' intesa siglata nel marzo del 2000. Al centro della riunione delle due delegazioni, guidate da un lato da Giuseppe Morchio ed Herbert Demel, rispettivamente ad del Gruppo Fiat e responsabile del settore auto, e da Richard Wagoner e Bob Lutz, numero uno della Casa di Detroit e responsabile pro tempore della Gm in Europa e vice presidente Gruppo, c' è stato l' andamento della joint venture sugli acquisti, denominata Gm-Fiat Worldwide Purchasing ma è difficile non ipotizzare che i due manager non abbiamo parlato di ricapitalizzazione e put. Magari convenendo di fare tutto rapidamente. A chi gli chiedeva se ricapitalizzazione e put fossero stati al centro della discussione tra i vertici Fiat e Gm, Morchio ha ribadito che «ci saranno altre occasioni». Le posizioni tra le due parti su questi argomenti sono note: Gm vorrebbe essere liberata dall' obbligazione put, Fiat è disposta a farlo, ma vuole ottenere una compensazione. Si dice che sia di oltre un miliardo di euro. In casa propria, la Fiat continua intanto lungo le linee del piano di rilancio annunciato nel giugno scorso e oggi a Milano presenterà il proprio andamento finanziario al pool di banche che hanno concesso il prestito convertendo. «Saranno illustrati - ha confermato Morchio - i dati di bilancio del 2003. È un punto sistematico che si fa sempre con le banche e un corso ordinario del business».