di LAURA DELLA PASQUA CI SARANNO aeroporti di serie A e aeroporti di serie B.
Verrà stilata una sorta di graduatori. Ma a farla non sarà il ministero ma le singole Regioni. Il provvedimento è alla fase finale e dovrebbe essere esaminato nel consiglio dei ministri della prossima settimana. Questi i contenuti che Il Tempo è in grado di anticipare. L'obiettivo di questa operazione è di frenare la concorrenza che le compagnie low cost stanno facendo all'Alitalia. Ogni Regione dovrà comunicare al ministero dei Trasporti quale è l'aeroporto più strategico. Questo avrà i finanziamenti statali. Per gli altri dovranno provvedere le Regioni. Gli aeroporti saranno classificati in due fasce: nella prima andranno quelli più importanti e nella seconda gli altri. Attualmente gli scali sono considerati regionali ma di fatto ricevono finanziamenti dal ministero. La classificazione del sistema aeroportuale avrebbe lo scopo di aiutare l'Alitalia nella concorrenza con le compagnie low cost. Alcune società di gestione aeroportuale infatti praticano delle agevolazioni alle low cost con i soldi del ministero. Con la riorganizzazione del sistema aeroportuale attraverso la classificazione degli scali non cisarebbe più quella frammentazione degli aeroporti che fino ad ora ha permesso alle compagnie low cost di mangiare quote di mercato all'Alitalia. Ma non è tutto. Verrebbe sciolto anche il nodo del rapporto tra Malpensa e Linate. La Lombardia dovrebbe indicare quale dei due scali è più importante e strategico. L'altro verrebbe retrocesso in B. Il problema della frammentazione del sistema aeroportuale era stato messo in evidenza anche da uno studio fatto dalla Roland Berger per Palazzo Chigi. Gli aeroporti italiani sono 103 (29 hanno un passaggio di più di 100 mila viaggiatori ogni 12 mesi). I più piccoli continuano a crescere: nel 2002, secondo il rapporto Roland Berger, gli aeroporti regionali hanno avuto un aumento del traffico del 10% sull'anno precedente. Nello stesso periodo gli hub hanno perso il 2%. Proprio l'ampiezza del sistema aeroportuale italiano è diventata il miglior alleato delle compagnie low cost, ormai presenti in 16 scali con voli nazionali e in 19 con partenze internazionali. La loro spietata concorrenza si fa sentire. Già oggi l'Alitalia ha perso il controllo sul 50% dei passeggeri trasportati nel suo territorio. Intanto ieri il ministro del Welfare Maroni ha incontrato i sindacati per affrontare il problema degli esuberi. Maroni ha detto che il governo è pronto a introdurre gli ammortizzatori sociali per tutto il settore del trasporto aereo. Quanto all'Alitalia Maroni ha precisato che prima di qualsiasi intervento si deve concludere il confronto tra la compagnia e i sindacati e bisogna capire se ci sono esuberi e quanti sono. Non è escluso che si proceda con la mobilità interna all'azienda e quindi che venga avviato un processo di riqualificazione. Il ministro ha anche affermato che «non sono escluse misure di sostegno al reddito».