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«UN'AZIENDA come la Vlf che cresce in un contesto difficile come quello napoletano, e che investe sul ...

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Lo ha detto Tommaso Iavarone, presidente dell'Unione Industriali di Napoli, intervenendo al convegno promosso dalla Vlf Somma Bearings Spa per illustrare i lusinghieri risultati ottenuti al terzo anno di attività del gruppo. "Nel 2000, dopo anni di crisi, derivanti da una difficile congiuntura economica in Germania - ha spiegato il presidente Giglio - la Fag, casa madre, decretò la chiusura dello stabilimento di Somma Vesuviana, decidendo di mantenere in Italia la sola struttura commerciale, malgrado il ridimensionamento occupazionale dello stabilimento. Per fronteggiare questa grave decisione si decise di continuare in maniera autonoma l'attività di produzione dei cuscinetti per componenti meccanici per conto della Fag, selezionando tipologie che Somma Vesuviana avrebbe prodotto in esclusiva e previo accordo sui prezzi di vendita». La Vlf, partita con settantacinque lavoratori, conta oggi nel proprio organico centocinque persone (e altre duecento sono impiegate nell'indotto) ed è proiettata all'acquisizione, hanno spiegato i dirigenti, di segmenti di mercato che non siano ancorati all'esclusiva contrattuale con la Fag (che rivende i cuscinetti prodotti dalla Vlf a Trenitalia e alle officine collegate).

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