Tognana si tira indietro Montezemolo ha vinto

L'unico potenziale concorrente, Nicola Tognana, ha infatti annunciato il ritiro dalla corsa formalizzando, di fatto, una scelta che nelle ultime ore era ormai data per scontata. «In questo momento di particolare difficoltà per il Paese - ha spiegato l'imprenditore veneto - la Confindustria non può, nè deve logorarsi in una battaglia all' ultimo voto per la nomina del suo prossimo presidente. Per questo, a fronte degli ultimi sviluppi della consultazione e, soprattutto, del pronunciamento di Assolombarda, ho deciso di ritirare la mia candidatura». Sarà dunque una corsa in discesa quella del presidente Ferrari e Fieg il quale sarà d' ora in avanti chiamato a sbrigare solo pratiche formali: l' ultimo round-up dei saggi a Milano (l'1 e 2 marzo) e la Giunta nazionale dell'11 marzo che lo designerà ufficialmente per il dopo-D'Amato. Il passaggio delle consegne è previsto per il 26 maggio, in occasione dell'assemblea privata di Confindustria (il giorno dopo si terrà quella pubblica). Con la decisione di Tognana di uscire dalla contesa, gli industriali italiani tornano così, dopo 8 anni e due mandati, a designare un candidato unitario alla presidenza. L'ultimo fu, nel 1992 Luigi Abete che raccolse il testimone da Sergio Pininfarina. Così non fu poi per Giorgio Fossa (nel 1996) e Antonio D'Amato (2000) che diventarono presidenti al termine di un confronto serrato. Il canovaccio non si ripeterà quest' anno con la designazione unitaria di Luca di Montezemolo sulla quale convergeranno voti e consensi di tutti.