Assolombarda con Montezemolo
Mister Ferrari ha superato anche l'ultimo scoglio, il più difficile, nella sua corsa a succedere ad Antonio D'Amato alla guida degli imprenditori italiani: la giunta di Assolombarda lo ha infatti votato a larga maggioranza. È stato Confalonieri ha rivelare l'esito della votazione in Assolombarda. Presidente della Fieg, consigliere di amministrazione della Fiat e di moltissime altre società, è alla Ferrari che Montezemolo ha raccolto le soddisfazioni più grandi della sua carriera. Assistente del mitico Enzo Ferrari fra il 1973 ed il 1977 quando la casa di Maranello conquistò due titoli mondiali con Niki Lauda, Montezemolo è tornato a Fiorano per guidare le rosse nel 1991 su incarico di Gianni Agnelli. Il compito, che allora sembrava proibitivo, era semplice: riportare al successo il Cavallino in pista ed anche sui mercati. Da allora Montezemolo ha fatto molta strada: cinque titoli costruttori e quattro titoli mondiali piloti di Formula 1 e bilanci da record per le rosse che si vendono bene in tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti nonostante il calo del dollaro. Ed anche per la Maserati è in atto la cura che dovrebbe riportare in auge la casa del Tridente, di cui Montezemolo è stato amministratore delegato ed ora solo Presidente. Una fama ed una popolarità fra i tifosi che hanno portato Montezemolo ad essere uno dei volti più noti all' estero ed in Italia, dove ha accumulato riconoscimenti e cariche. Per due mandati e mezzo ha diretto l' associazione degli industriali di Modena, è presidente degli editori italiani e da molti anni guida la Fiera di Bologna, oltre ad essere vice presidente del Bologna calcio e nel consiglio di amministrazione di moltissime società, dalla Tod's del suo amico Della Valle, alla Merloni, alla Stampa. Dal 1998 è Cavaliere del Lavoro e nel 2000 gli è arrivata anche la laurea honoris causa in Ingegneria Meccanica dall' ateneo di Modena, bissato dal master in gestione integrata di Impresa a Vicenza. Ora molto probabilmente l' aspetta la battaglia per Confindustria, ma ora, dichiarando la sua disponibilità per la candidatura, una cosa ha tenuto a ribadire ai giornalisti sull' ipotesi di una doppia presidenza: che la sua vita è in Ferrari e che per quello che lo riguarda non la lascerà mai.