Alitalia, la maggioranza litiga sulle poltrone

Le imminenti dimissioni dell'amministratore delegato Francesco Mengozzi hanno fatto riemergere le divisioni all'interno della maggioranza che riguardano non solo la strategia industriale della compagnia di bandiera ma soprattutto la spartizione delle poltrone. Ieri un vertice di governo con Berlusconi si è risolto nell'ennesima fumata nera. L'uscita di Mengozzi e l'ipotesi di «promuovere» il direttore generale Marco Zanichelli fortemente sponsorizzato da Fini ha riaperto lo scontro sull'accaparramento delle poltrone. Ma non è tutto. Alla fine del vertice anche l'ipotesi Zanichelli non era più tanto sicura. L'insistenza di Fini non sarebbe andata giù a Tremonti ma anche a Berlusconi. Ieri il consiglio d'amministrazione dell'Alitalia è stato aggiornato ad oggi proprio per dare il tempo al governo di decidere sulle nomine. Una vacatio nella compagnia è impensabile. Allo stato dei fatti non è escluso però che anche il consiglio dei ministri di oggi non partorisca nulla e si vada ad una ennesima verifica all'interno della maggioranza. Nella nottata di ieri si è continuato a trattare. «Stiamo lavorando» ha detto un laconico Berlusconi mentre il ministro Buttiglione: «Il punto è che il governo, deve sciogliere i nodi sulla base del quale affidare il mandato al management. Solo quando sarà chiara la linea si potrà aprire la discussione sugli incarichi. Non è possibile non essere chiari sul futuro, ad esempio di Fiumicino, oppure su quello di Malpensa, prima di affidare a qualcuno la soluzione del problema». In questa partita poi si è aperto il problema dell'Udc. Nonostante sia presente in consiglio con Falez, l'Udc ha rivendicato una presenza di maggior peso e durante il vertice avrebbe chiesto con forza la nomina del successore di Zanichelli alla direzione. Il nome è quello di Gaetano Galia, anche lui uomo cresciuto nel trasporto aereo, dall'Alitalia all'Ati, e ad Alitech fino ad Aeroporti di Roma, di cui è stato amministratore delegato. Ma a sbarrargli la strada c'è Tremonti. Il ministro dell'Economia sosterrebbe l'attuale amministratore delegato di Volare, Vincenzo Soddu, la cui candidatura sarebbe nuovamente tornata di attualità anche in vista dell'imminente arrivo di Fossa alla compagnia di Gino Zoccai. La nomina di Soddu in azienda viene però vista «come fumo negli occhi» da dipendenti e sindacati e, soprattutto, dalla potente organizzazione dei piloti. Nel risiko delle nomine è rispuntato pure il nome di Giovanni Sebastiani.