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Cirio, le offerte continuano ad aumentare

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Le proposte salite a 70. Solo per la Del Monte Pacific sono 28

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Finora ce ne sono 28 per la Del Monte Pacific, e sono tutte molto serie, e almeno 70 per tutti gli asset del gruppo». Così Mario Resca, commissario straordinario della Cirio, riferisce a caldo le impressioni ricevute dalla trasferta nel Sud-Est asiatico, dove assieme al collega Attilio Zimatore ha visitato le piantagioni e incontrato il management della Del Monte Pacific, uno dei tre principali «complessi aziendali» della Cirio in vendita. A Singapore Resca e Zimatore hanno partecipato al board della società conserviera, di cui la Cirio mette in vendita la sua quota del 39,9%. Oltre al bilancio 2003, è stata decisa la cooptazione di Resca alla vicepresidenza. A Manila hanno incontrato la famiglia filippina dei Lorenzo, che con il 21,2% è il secondo azionista e - forte di un diritto di prelazione - è in pole position per acquistare la partecipazione in vendita. Il risultato degli incontri - spiega il commissario e presidente di McDonalds Italia - è positivo. «I Lorenzo hanno la prelazione, e sono disponibili ad acquistare spendendo fino a una certa somma. Oltre questo livello, vendono la loro quota. Ma se il prezzo non sarà adeguato continueremo a gestire la società: il fatto è che ora abbiamo un potere contrattuale maggiore, la Cirio non è più con il coltello alla gola, perché il cash flow migliora e la tensione che c'era con le banche sta diminuendo moltissimo». La cifra di 120 milioni di dollari, ipotizzata dall'ex patron della Cirio Sergio Cragnotti durante alcune passate negoziazioni riguardanti il quasi 40% nella Pacific, «dovrà sicuramente essere superata», spiega Resca. Che, alla domanda se si stia trattando per circa 200 milioni, risponde: «Certo, sarebbe un bel risultato». Lasciando intendere che una cifra ipotizzabile potrebbe essere dai 150 milioni in su. Del resto non ci sono soltanto i Lorenzo, fra coloro che hanno manifestato interesse per la Pacific, che è attiva nella produzione e distribuzione di frutta da conserva e possiede una delle maggiori piantagioni di ananas al mondo. Il tour orientale dei due commissari ha toccato anche la Tailandia e Hong Kong, e proprio nell'ex protettorato britannico alcuni investitori sono altrettanto interessati a rilevare la partecipazione. «Fra le varie offerte giunte per la Del Monte Pacific da società estere - prosegue il commissario - alcune sono estese a tutto il gruppo Cirio, compresi gli stabilimenti e i marchi Cirio e De Rica». Ma nelle linee guida indicate dal governo per il salvataggio c'era il mantenimento dell'italianità della Cirio, e quindi - spiega Resca - rispetto all'ipotesi di cedere tutto all'estero siamo stati un pò freddi, ci piacerebbe che la Cirio restasse italiana».

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