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Progetto Pad, 8 mila nuovi occupati

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I lavoratori socialmente utili (LSU), intanto, sono in calo: tra il 2002 e il 2003 il bacino si è ridotto del 30 per cento. Sono stati presentati ieri mattina, presso la sede di via Veneto del ministero del Lavoro, i risultati di due anni di attività intensa, da parte del sottosegretario al Welfare, Pasquale Vistoli, del direttore generale, Matilde Mancini, e dell'amministratore delegato di Italia Lavoro, Natale Forlani. Il Progetto PAD è studiato apposta per i disoccupati, per dare sostegno alle fasce deboli della società e favorirne l'inserimento occupazionale. A fine ottobre scorso il progetto si è ampliato in PAD2, allargando l'azione di intervento ad altre fasce deboli della popolazione. Oltre agli LSU, saranno compresi anche coloro che sono in cassa integrazione e chi percepisce l'indennità di mobilità o disoccupazione ordinaria e speciale. Su un bacino che - con riferimento ai lavoratori a carico del Fondo nazionale per l'occupazione -, a gennaio 2002, contava 39.517 unità di lavoratori socialmente utili (per la gran parte distribuiti tra Campania, Lazio, Puglia e Calabria), entro l'inizio del 2004, 8.189 persone hanno trovato un'occupazione. Il 35,5 per cento è stato assunto in una ditta privata, il 28,4 presso l'ente utilizzatore e il 15,8 per cento si è impiegato in una società mista. Al primo gennaio 2004 la percentuale maggiore di LSU è ancora concentrata nella fascia d'età compresa tra i 40 e i 50 anni. Tra i 40 e i 44 anni si concentra il 24,6 per cento degli LSU in attività al primo novembre scorso; tra i 45 e i 50 il 28,8 per cento; oltre i 50 il 23,7 per cento. Tra i lavoratori socialmente utili che non possiedono alcun titolo di studio, gli ultra cinquantenne rappresentano la percentuale più alta, oltre il 59 per cento, seguiti dai lavoratori che hanno tra i 45 e i 50 anni (26 per cento). «Le difficoltà "storiche" di questo tipo di iniziative sono legate alle risorse - ha detto Natale Forlani, amministratore delegato di Italia Lavoro - Servizi, informazione e incentivi sono i tre cardini su cui deve basarsi l'azione. Bisogna convincere gli enti locali ad adottare questo tipo di politiche». La Finanziaria 2003 favorisce l'accesso ai mutui per i lavoratori socialmente utili.

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