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IL CONSIGLIO SUPERIORE

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Bankitalia, ricorso contro la decisione del giudice del lavoroNell'occhio del ciclone i tre dirigenti mandati in pensione. Il sindacato minaccia lo sciopero

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Lo ha deciso il Consiglio superiore dell'istituto, che ha comunque assunto i provvedimenti per ottemperare alle richieste del giudice stesso. Il Consiglio ha approvato la presentazione dell'opposizione al decreto del giudice del lavoro di Roma, ex articolo 28 dello Statuto dei lavoratori, «nell'assoluta convinzione che la banca ha correttamente operato». Contestualmente il Consiglio ha assunto i provvedimenti per «ottemperare al suddetto decreto». In particolare, è stata dichiarata la cessazione dal servizio di due funzionari generali (si tratta di Bruno Bianchi e Vincenzo Catapano), mentre il terzo (Vincenzo Pontolillo) aveva in precedenza rassegnato le dimissioni dal servizio. Tutti i provvedimenti, riferiscono le fonti Bankitalia, «sono stati adottati con la più ampia riserva in relazione allo svolgimento e all'sito del giudizio d'opposizione». Immediata la reazione della Falbi, pronta a proclamare uno sciopero dei dipendenti della Banca d'Italia per protestare contro la delibera con la quale il Consiglio superiore di via Nazionale ha accolto la recente sentenza del pretore, precisando però che i suoi effetti rendono «temporaneamente» inefficaci le modifiche al regolamento interno relative al pensionamento dei dirigenti. Il segretario generale della Falbi, Luigi Leone, si dice infatti convinto che il governatore non intenda a questo punto fare le nuove nomine per sostituire Bianchi, Catapano e Pontolillo, prima di sapere quale sarà l'esito dell'annunciato ricorso. «Lunedì chiederemo al pretore se la delibera è compatibile con l'ordinanza - ha spiegato Leone - e se non lo fosse presenteremo immediatamente una denuncia penale. Ma il fatto che si parli comunque di sospensione temporanea dei funzionari generali in attesa dell'esito del ricorso e non di immediata cessazione dei loro incarichi, crea comunque un problema sindacale enorme».

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