Banca d'Italia decide sui top manager
A ormai più di dieci giorni dalla sentenza del Tribunale di Roma che ha di fatto bocciato una recente modifica del regolamento interno di Via Nazionale costringendo alla pensione i tre funzionari generali Bruno Bianci, Vincenzo Pontolillo e Vincenzo Catapano, toccherà dunque al consesso composto da 13 saggi e dal Governatore Fazio assumere una posizione ufficiale sulla vicenda. All'ordine del giorno della riunione ci sarebbe infatti l'esigenza di prendere atto e approfondire la situazione che si è venuta a creare dopo la sentenza, anche nella prospettiva di individuare delle soluzioni per far fronte alle esigenze funzionali della banca. Quanto alle nuove nomine per riempire le caselle lasciate vacanti dal capo della vigilanza, da quello dell'area banca centrale e mercati e dal numero uno dei servizi legali, invece, c'è chi ipotizza che possano slittare ormai alla settimana prossima. Scontato appare ormai il fatto che Bankitalia voglia opporsi alla decisione con cui il pretore il 6 febbraio scorso ha dichiarato «antisindacale» la modifica dell'articolo 79 del regolamento interno. Ma, se anche si tratta di una sentenza esecutiva, i cui effetti non vengono quindi meno neanche di fronte a un ricorso, sembra che a Palazzo Koch si stia addirittura valutando se applicare o meno le disposizioni. Secondo quanto fa sapere il segretario generale della Falbi, Luigi Leone, al termine del preconsiglio che si è tenuto ieri tra i sindacati e i vertici di Bankitalia, il segretario generale della banca Cesare Augusto Giussani avrebbe infatti fatto sapere che oggi all'ordine del giorno ci sarebbe «la libera valutazione di un'eventuale opposizione all'ordinanza del pretore e la valutazione se ottemperare, e con quali modalità, l'ordinanza stessa». Alla vigilia della riunione di domani, l'atmosfera interna a Palazzo Koch sembra quindi scaldarsi. Secondo Leone, infatti, nell'ambito del preconsiglio di oggi pomeriggio - appuntamento che, in base agli accordi negoziali, è sempre previsto il giorno precedente alla riunione del Consiglio superiore - i vertici della Banca non avrebbero voluto tra l'altro mostrare le carte che contengono i riferimenti che saranno portati domani alla riunione. E il sindacato minaccia battaglia: «pretendiamo di vedere le carte e se l'ordinanza del pretore non verrà applicata, lunedì mattina presenteremo una denuncia penale».