Fiat Auto ritenta la scalata in Europa Piazza Affari premia le scelte. Ma a Cassino nuova cassa integrazione: a marzo si lavorerà 7 giorni
Le Business Unit perdono parte della loro autonomia. Sono i due punti salienti emersi dall'incontro che i vertici del gruppo hanno avuto ieri a Torino con i manager del settore auto. In uno dei grandi padiglioni dello storico stabilimento di Mirafiori il presidente Umberto Agnelli, l'amministratore delegato del gruppo, Giuseppe Morchio, e quello dell'Auto, Herbet Demel. hanno parlato agli oltre 600 dirigenti provenienti da tutto il mondo. Per Demel, entrato in Fiat Auto solo tre mesi fa, è stato un esordio accolto con calore. I suoi due annunci costituiscono un ulteriore passo avanti del cosiddetto «piano Morchio»: il primo riguarda la nascita di una struttura centrale per la commercializzazione dei veicoli in Europa, «Market e Network Coordination»; il secondo una riorganizzazione delle attività delle Business Unit, in particolare Fiat-Lancia e Alfa Romeo, create nel febbraio del 2002 dall'amministratore delegato dell'epoca, Giancarlo Boschetti, nel momento più acuto della crisi. Ma non tutto va bene. Ad esempio per il calo delle vendite della Stilo, nonostante il restyling, a marzo nello stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano (Cassino) si lavorerà solo sette giorni. Infatti è stato annunciato un nuovo periodo di cassa integrazione dal 15 al 28 marzo dopo quello dal 23 febbraio al 7 marzo. Sono passati solo due anni, ma moltissime cose sono cambiate nel gruppo del Lingotto. Basti pensare che due anni fa c'erano ancora Paolo Fresco, Paolo Cantarella e, soprattutto, l'avvocato Giovanni Agnelli che, nella convention di allora, sottolineò i «problemi importanti» del settore Auto, ma anche la volontà del gruppo di risanarlo. Oggi si è respirato tutt'altro clima. L'auto sembra finalmente intravedere la fine del tunnel e sta rispettando i tempi del «piano Morchio» che ne prevede il ritorno al pareggio operativo nel 2005 e all'utile nel 2006. Proprio Morchio, sin dal suo arrivo sulla tolda del Lingotto, non ha fatto mistero di prediligere una struttura decisionale meno decentrata, convinto che ciò consentisse risparmi e maggiore efficienza. Su questa linea si inseriscono le novità annunciate da Demel, che affiderà a «Market e Network Coordination» il compito di sviluppare la rete commerciale e di delineare le strategie distributive di lungo periodo sui principali mercati europei. Ciò significa che la Fiat punta gran parte delle sue carte a riguadagnare quote in Europa Occidentale, considerando questa la strategia principale del suo rilancio. Demel sta cercando il capo della nuova struttura, che sarà operativa dal prossimo mese.