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Catasto ai Comuni, Ici in aumento Pronto il decreto del governo: l'agenzia del territorio cederà poteri

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Il governo infatti si appresta a cedere dal'Agenzie del Territorio ai Comuni tutti i poteri relativi ai catasti. In particolare, saranno ceduti anche i poteri per rivedere estimi e classamento. Pertanto, visto che l'Ici è la principale entrata dei Comuni e considerato che i trasferimenti dei fondi dallo Stato agli Enti locali vanno drasticamente diminuendo di anno in anno, è facile immaginare che è in arrivo un salasso per i proprietari di case. La novità è contenuta in una schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri che circola da qualche giorno a Palazzo Chigi. Il titolo è: «Criteri di riparto e ripartizione tra i singoli comuni, appartenenti a ciascuna provincia, delle risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie per l'esercizio diretto o in forma associata, anche attraverso le comunità montane, delle funzioni ad essi conferite dal decreto legislativo 112/1998 in materia di catasto». Dietro questo incomprensibile titolo si nasconde il fatto che il governo Berlusconi si appresta a completare una riforma avviata dal centrosinistra e rimasta lettera morta per quasi sei anni. Gli enti locali possono ricevere il servizio «per intero o per singoli compiti». E possono decidere di svolgere le funzioni catastali «in forma singola, atraverso comunità montane, attraverso associazioni di comuni, mediante l'Agenzia del Territorio» del servizio catastale. I Municipi infatti hanno la facoltà di lasciare lasciare tutto o in parte nella mani dello Stato. Ma prioritariamente devono mantenere «visure e certificazioni; accettazione atti di aggiornamento delle banche dati catastatali (Docfa, Docte, Pregeo, Voltura); trattazione degli atti di aggiornamento delle banche dati catastali comprendenti anche attività di accertamento, integrazione e rettifiche e revisione degli estimi e del classamento». Proprio quest'ultimo punto lascia ai Comuni la possibilità dunque di intervenire direttamente sulle tariffe dell'imposta. Avviando accertamenti o revisioni, avranno infatti il potere di aumentare l'Ici anche in maniera considerevole e, soprattutto, senza toccare l'aliquota. Bensì, incrementando la base, il valore dell'immobile. Un decreto che, se approvato, porterà la firma di Silvio Berlusconi. Lo stesso Silvio Berlusconi che ieri ha ribadito l'impegno del governo per l'abbassamento delle tasse. F. D. O.

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