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Dollaro sotto pressione l'euro corre verso i massimi

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La moneta europea ha raggiunto quota 1,2877 dollari, a ridosso del record di 1,2898, mentre il Giappone avrebbe messo mano all'ennesimo intervento sul mercato a difesa dell'export nipponico nel tentativo di arginare la caduta della valuta Usa. Ma il mercato ieri ha trovato nuovi spunti per scommettere sull'euro (che ha guadagnato lo 0,8% sul dollaro dagli 1,2772 degli ultimi scambi di lunedì) nelle dichiarazioni del ministro delle finanze belga, Didier Reynders, il quale ha lasciato intendere che gli attuali movimenti della divisa europea non impensieriscono le autorità monetarie e soprattutto che si è ancora lontani dai livelli di guardia. «L'unica cosa che potrebbe preoccupare sarebbe un euro ben sopra gli attuali livelli - ha detto Reynders - oppure la volatilità se fosse troppo rapida». Parole interpretate dagli operatori come un via libera a puntare sulla valuta europea dal momento che sembrano suffragare la convinzione che la Bce non è intenzionata a intervenire per raffreddare la moneta. Questo infatti il senso del messaggio inviato ieri al mercato dal presidente dell'istituto di Francoforte, Jean-Claude Trichet, il quale ha nuovamente definito «appropriato» l'attuale tasso di riferimento al 2% (il doppio di quello fissato dalla Fed). E proprio il differenziale con i rendimenti degli asset finanziari Usa ha fatto precipitare il biglietto verde sulla sterlina schizzata ai massimi da oltre 11 anni a quota 1,90 dollari.

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