Nel 2003 triplicato il rosso è salito a 20,035 miliardi

035milioni di euro contro i 7.336 milioni del 2002. A determinare l'aumento del disavanzo complessivo, spiega l'Ufficio italiano cambi in una nota, sono state le variazioni negative intervenute nel saldo mercantile (circa 9000 milioni di euro), dei redditi (circa 4000 milioni di euro) e dei trasferimenti unilaterali (circa 1900 milioni di euro). Il saldo dei servizi ha invece registrato una variazione positiva di circa 2.300 milioni di euro. Nel mese di dicembre, il conto corrente è risultato in disavanzo per 3.407 milioni di euro contro un disavanzo di 2.839 milioni nel corripondente periodo del 2002. Il conto finanziario ha presentato, a dicembre 2003, un saldo positivo di 2.907 milioni di euro. Si sono registrati afflussi netti per investimenti diretti (1.429 milioni di euro) e deflussi netti per investimenti di portafoglio (1.951 milioni di euro). Gli afflussi netti degli investimenti diretti derivano da investimenti italiani all'estero per 1.433 milioni di euro e investimenti esteri in Italia per 2.862 milioni di euro. Sempre secondo quanto reso noto dall'Uic, la consistenza delle riserve ufficiali a fine dicembre 2003, calcolata in base ai prezzi e ai tassi di cambio della fine del mese, è pari a 50.089 milioni di euro. A cambi costanti si registra una riduzione di 3.005 milioni di euro rispetto al mese di novembre 2003.