Montezemolo corteggia i piccoli

A Perugia il candidato presidente Luca Cordero di Montezemolo ha incontrato i direttivi delle Associazioni industriali di Perugia e di Terni: hanno 26 voti confindustriali - meno del 2%, un'inezia - ma rappresentano complessivamente circa 1.600 aziende, nella totalità piccole e medie. È quindi una platea giusta per parlare della necessità «in un momento molto difficile come questo, di fare sistema, non solo all' interno del mondo imprenditoriale, ma nei rapporti con le banche, con il sindacato, con la altre associazioni di categoria e con il mondo politico» e per sottolineare che «la voglia di rappresentanza delle piccole e medie imprese nei confronti della Confindustria è un tema fondamentale». Per dare più forza alle sue idee - «fare sistema, lavorare tutti assieme, grandi e piccoli» - Montezemolo cala l'asso Ferrari. Nella platea che all' auditorium dell'Assoindustriali lo ascolta c'è più di un fornitore dell'impresa di Maranello. «Abbiamo un grande sistema di piccole imprese italiane - dice il presidente del Cavallino rampante - fondamentali per noi come fornitori anche di tecnologia. Questo a dimostrare che si deve parlare di un sistema di impresa unico, integrato fra piccole, medie e grandi aziende». E questo è un ragionamento che fa breccia fra gli imprenditori umbri presenti. «Certo - confessa un costruttore, all' uscita dall' incontro - Tognana è uno dei nostri. Ma Montezemolo è il presidente della Ferrari, ed è uno che ha immagine in tutto il mondo. In un momento come questo è molto importante per gli imprenditori». I vertici della Confindustria umbra non si esprimono ufficialmente: sabato prossimo sarà la volta di Tognana ad illustrare il suo programma a Perugia. Montezemolo dà un carattere operativo al suo incontro con gli industriali umbri. «In questo momento - spiega - per me è importante ascoltare, riflettere e soprattutto condividere non dei programmi che sarebbero fine a se stessi, ma delle importanti priorità». E per la piccola impresa «quello dell' export - osserva - è per esempio un tema enorme, è una delle priorità che abbiamo individuato insieme. E poi ci sono i temi della promozione, dell' immagine, del made in Italy, dell' assistenza, delle contraffazioni, delle etichette. Sono tutti temi e priorità fondamentali». A sorpresa, poi, quando l' incontro sta per finire arriva, dalle vicine Marche, Vittorio Merloni. Prende la parola e ripete il suo appello: «Luca for president».