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IL testa a testa tra Nicola Tognana e Luca di Montezemolo per la presidenza di Confindustria si è fatto serrato.

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Per questo un gruppo di imprenditori sta valutando se far scendere in campo un terzo candidato autorevole in caso di partita «patta» tra Tognana e Montezemolo. Ed un nome già ci sarebbe. Ma non è Romiti. Pressing per la legge sul Risparmio CONFINDUSTRIA intende esercitare tutta la sua influenza in Parlamento per una rapida approvazione della legge sul Risparmio. Se ne è parlato nella riunione del direttivo di mercoledì. Tronchetti Provera si è alzato in piedi e ha detto a chiare note che bisogna fare presto. I crac Cirio e Parmalat hanno reso difficile l'accesso al credito per le imprese. A farne le spese i piccoli ma anche i grandi gruppi molto indebitati. Tra i due litiganti l'Api ci guadagna La discesa in campo dei big dell'industria a favore di Montezemolo ha scatenato le polemiche delle piccole imprese che temono di vedersi tagliate fuori dalla partita confindustriale. E l'Api, l'Associazione che raggruppa le piccole imprese pensa di avvantaggiarsi di questo malcontento per scippare a Confindustria qualche associato. All'Asstel è tempo di grandi manovre L'Asstel (l'Assotelecomunicazioni), che raggruppa le imprese di telecomunicazioni, è nata circa due anni fa ma è destinata a diventare sempre più strategica. Per questo la poltrona di presidente è molto ambita. L'attuale presidente Vittorio Colao, amministratore delegato di Omnitel Vodafone, scade a giugno prossimo e i giochi per la successione si sono aperti. In corsa ci sarebbero Luciano Scalia, ex capo del personale di Telecom uscito di scena con l'arrivo di Franco Bernabè per creare poi una società (Compagnia mercantile) con Ernesto Pascale, e Paolo Mazzanti, direttore delle relazioni esterne di Wind.

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