«In Bankitalia non più governatori a vita» In pensione i tre dirigenti rimasti in servizio con una norma bocciata dal pretore. Corsa ai vertici della Vigilanza
Antonio Fazio starebbe studiando la possibilità di proporre la cancellazione del mandato a vita per il governatore della Banca d'Italia. Stando a una rivelazione di «Economy», «Fazio starebbe valutando la possibilità di convocare il Consiglio superiore di via Nazionale per introdurre nello statuto della Banca l'importante novità, da sottoporre successivamente alla valutazione del governo». In questo modo il governatore raggiungerebbe due risultati: prenderebbe l'iniziativa, anticipando le eventuali decisioni di esecutivo e Parlamento, e potrebbe prolungare di qualche anno la sua permanenza a Palazzo Koch. Fazio ha 68 anni e potrebbe puntare a restare fino a 72 anni, l'età della pensione per magistrati e professori universitari. Intanto, alla Banca d'Italia è successo quello che si temeva: i tre funzionari generali Bruno Bianchi, Vincenzo Pontolillo e Vincenzo Catapano dovranno lasciare subito il loro posto via Nazionale a capo, rispettivamente, della vigilanza, dei servizi di banca centrale e mercati e di quelli legali. Per loro si apre la porta della pensione. Ieri mattina, infatti, è stata notificata ad Antonio Fazio la sentenza del pretore della sezione Lavoro di Roma, Maria Carlotta Calvosa, che sancisce l'inefficacia della modifica all'art. 79 del regolamento del personale di Bakitalia e, di conseguenza, ordina l'immediato collocamento in pensione dei funzionari. Nei confronti della sentenza la Banca d'Italia ha già annunciato che presenterà ricorso. Soddisfatta la Fabi, speranzosa «che non si commetta il grave errore di affidare consulenze esterne ai tre pensionati». Il provvedimento fa quindi ripartire nuovamente il toto nomine ai vertici dell'istituto. Secondo le voci più accreditate, tuttavia, la sostituzione dei tre funzionari generali potrebbe avvenire in tempi diversi: mentre si pensa a riempire con urgenza la posizione lasciata vuota da Bianchi, soprattutto considerata la delicatezza del settore di cui si occupa, per la sostituzione di Pontolillo e Catapano la banca potrebbe prendere più tempo. Tra i nomi più accreditati a sostituire Bianchi circolano quelli di Francesco Frasca, oggi capo per la concorrenza, normativa e affari generali, e Giovanni Carosio, capo per la vigilanza sugli enti creditizi. In lizza per il posto di Pontolillo ci sono Carlo Tresoldi, responsabile della direzione del sistema dei pagamenti e tesoreria, e Cesare Giussani, responsabile del settore personale e informatica. A Capatano potrebbe succedere Paolo Zamboni.