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Il marchio Fiat conquista terreno in Europa

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Partono bene anche Spagna e Regno Unito. Ma il mercato automobilistico Ue è in sofferenza (-1,6%)

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La casa automobilistica italiana, a gennaio, ha infatti visto crescere sia le vendite (+1,4%) che la quota di mercato (all'8,8%), in un mese in cui le immatricolazioni a livello generale hanno segnato un calo dell'1,6%. Il risultato della Fiat va in controtendenza rispetto a quello generale. A gennaio il mercato automobilistico, nei 15 Paesi dell'Unione europea più i tre dell'Efta (Svizzera, Norvegia e Islanda), ha infatti subito una flessione dell'1,6%, con 1.173.273 unità vendute. Anche considerando soltanto i 15 Paesi membri, il calo è dell'1,6%, a 1.146.690 unità. Un risultato negativo, dunque, che però sconta anche il fatto che nel primo mese dell'anno c'è stato un giorno lavorativo in meno: a parità di giornate, infatti, avremmo assistito a una crescita del 2,4%. La fotografia scattata dall'Associazione europea dei costruttori di automobili mostra andamenti molto differenziati da Paese a Paese: in alcuni si vedono chiari segnali di recupero, mentre in altri «prevalgono ancora condizioni economiche di incertezza». Basti vedere cosa è accaduto nelle due locomotive: in Germania il mercato auto è crollato del 12,4% e la Francia non è stata da meno, con un -11,9%. Viceversa Spagna (+9,2%), Regno Unito (+5,8%) e Italia (+5,6%) sono partite bene. Il risultato migliore in assoluto, in ogni caso, è stato quello della Finlandia, dove la crescita è stata di oltre il 30%, mentre la Svezia brilla al contrario, subendo un calo del 16,4%. Guardando ai marchi, spicca il +20% messo insieme dalle case automobilistiche giapponesi e da quelle coreane. Ma a livello di gruppo la prestazione migliore è proprio quella della Fiat, che cresce dell'1,4% a 103.286 vetture, portando la sua quota di mercato dall'8,5% del gennaio 2003 all'8,8% del gennaio 2004: un risultato che appare ancora più confortante se confrontato con quello del dicembre 2003, quando la quota di mercato della Fiat era pari al 7%. Quanto ai vari marchi, molto bene è andata la Lancia, cresciuta del 20% a 12.961 unità. In lievissimo aumento (+0,1%) anche la Fiat, arrivata a 73.831 unità. È invece in calo l'Alfa Romeo (-3,3% a 16.246 immatricolazioni). L'anno parte bene, dunque, per la casa di Torino e il ministro delle Attività produttive accoglie con soddisfazione il risultato: l'intervento del governo a favore della Fiat, ha affermato Antonio Marzano, «sta dando effetti molto positivi». È ancora presto per parlare di inversione di tendenza, gli fa eco il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, ma, ammette, «un segno più è sempre meglio di un segno meno».

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