LUCA di Montezemolo e Nicola Tognana lanciano la campagna elettorale per la Confindustria del prossimo quadriennio.

Ieri i tre saggi hanno incontrato tra gli altri Marco Tronchetti Provera e il presidente di Federlombardia, Mario Mazzoleni. Montezemolo ha scelto Brescia e gli industriali lombardi per l'esordio da candidato ufficiale. Il patron di Maranello ha avuto l'appoggio dei rappresentanti di oltre 60 associazioni territoriali di Confindustria, che rappresentano il 70% dei voti d'assemblea, anche se il presidente viene eletto dalla Giunta (167 membri) e solo ratificato dall'assemblea di maggio (1.460 voti). «Abbiamo bisogno - ha detto il presidente dell' associazione industriali di Brescia, Aldo Bonomi - di un candidato, come Montezemolo, molto autorevole e rappresentativo a livello internazionale». L'incontro con il presidente Ferrari ha avuto come oggetto anche il ruolo della piccola industria e del Mezzogiorno. Concretezza e coesione sono invece le parole-chiave che Tognana sceglie per presentare il suo programma elettorale, dove trova spazio una forte accentuazione per il ruolo delle autonomie locali, la difesa del capitalismo familiare e una battaglia comune «da parte di tutto il mondo imprenditoriale» contro le oligarchie. Dopo gli incontri inaugurali di ieri, i saggi torneranno ad riunirsi nei prossimi giorni: il 5, 6 e 7 febbraio di nuovo a Milano, il 17 e 18 marzo a Roma; l'1 e il 3 marzo di nuovo nel capoluogo lombardo che si presenta come il vero ago della bilancia della corsa elettorale. Con il Piemonte schierato a fianco di Montezemolo e il Veneto pro-Tognana, la Lombardia con i suoi 500 e passa voti in assemblea diventa decisiva per ambire a succedere ad Antonio D'Amato.