Enel in crescita torna ai bond dopo 10 anni

Il gruppo decide inoltre di tornare dopo oltre 10 anni di assenza, sul mercato dei bond per i risparmiatori. Proprio in uno dei momenti più bui della storia obbligazionaria italiana - nel pieno delle crisi Parmalat e Cirio - il gruppo elettrico annuncia infatti che offrirà un ammontare tra i 500 milioni ed il miliardo di euro in bond. «Un'occasione per i risparmiatori italiani per arricchire il loro portafoglio con un titolo che gode di uno dei migliori rating oggi disponibili», sottolinea così Scaroni che è stato delegato dal Cda ad individuare tempi e modalità dell'operazione. Si tratta della prima volta che l'Enel torna a rivolgersi con proprie obbligazioni al pubblico dei risparmiatori dal novembre del 1993 quando la società fece la sua prima, ed ultima fino ad ora, emissione di questo tipo dalla sua trasformazione in spa. Per quanto riguarda invece l'esercizio appena concluso Scaroni si «dice soddisfatto» e, al termine del cda che ha esaminato i dati preliminari, annuncia ricavi in crescita del 3,5% a 31 miliardi di euro, un ebitda in aumento dai 7,7 miliardi di euro 2002 ai 9,8 miliardi e un leggero calo dell'indebitamento finanziario netto. Risultati che dovrebbero registrare «ulteriori miglioramenti nel 2004», spiega l'amministratore delegato ricordando che la domanda di elettricità e gas è in aumento. E, ancora, che la previsione si basa anche sui «continui progressi nel contenimento dei costi e nell'efficienza». L'anno scorso, intanto, l'Enel ha prodotto in Italia circa 138 twh di elettricità contro i 131 twh dell'anno precedente. Ed ha distribuito 240 twh. Nessun commento, invece, arriva in occasione della presentazione dei dati preliminari per quanto riguarda il nuovo sistema tariffario di trasporto e distribuzione per il 2004-2007, atteso dall'Authority per l'energia. L'Enel che ha già fatto sapere che su questo fronte - a cui, tra le altre cose, è legato il valore di Terna in rampa di lancio per la quotazione - si potrebbero migliorare i livelli, fa infatti sapere che si riserverà di intervenire sull'argomento, anche con una conference call con gli analisti, appena varato il provvedimento. Tornando alle operazioni obbligazionarie, il gruppo ieri ha inoltre annunciato che il cda ha anche «deliberato l'emissione, in una o più tranches, di un prestito obbligazionario denominato in euro o in altra valuta, da collocare presso investitori istituzionali entro il 30 giugno 2004, per un importo complessivo pari al controvalore di 1,5 miliardi di euro». I prestiti obbligazionari non porteranno comunque - ha poi precisato - «ad alcun incremento dell'indebitamento finanziario di gruppo».