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Ferrovie, tempo scaduto per le nomine

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Braccio di ferro tra Lunardi e Tremonti. Ciucci e Staderini in pista. Il Tesoro punta su Varrazzani

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La prospettiva di una verifica all'interno della maggioranza e l'ipotesi di uno spostamento di alcune pedine sta avendo ripercussioni negative sull'operatività delle Ferrovie. Qualsiasi decisione è stata congelata in attesa di vedere se e che cosa accadrà nell'ambito del governo. Così di rinvio in rinvio ora si rischia di arrivare al commissariamento mentre l'ipotesi di una conferma dell'attuale numero uno Giancarlo Cimoli che assomma in se le cariche di amministratore delegato e di presidente, sarebbe bruciata. Cimoli che pure è riuscito a togliere le Fs dal binario morto riportando l'azienda in attivo dopo decenni di perdite, e che qualche consenso all'interno del governo era riuscito a conquistarsi (nonostante la freddezza del ministro delle Infrastrutture Lunardi) potrebbe restare col cerino in mano. Vittima della politica del rinvio e delle logiche del Palazzo distratto da giochi interni più che attento alle sorti di una grande azienda. Ora le Fs viaggiano sul filo del commissariamento. La legge 444 voluta da Berlusconi nel '94 in funzione dello spoil system ha stabilito che i vertici delle aziende pubbliche dopo 45 giorni di proroga dalla scadenza, decadono. Da qui si apre la strada al commissariamento. Per il consiglio d'amministrazione delle Ferrovie il termine è il 29 gennaio. Questa scadenza di fatto taglierebbe fuori Cimoli che verrebbe decapitato proprio dalla burocrazia. Archiviato Cimoli le nomine potrebbero arrivare con il prossimo consiglio dei ministri del 29 gennaio. Già se ne discusse nel cdm del 23 gennaio senza arrivare a un'intesa. Il viceministro ai Trasporti Tassone spiega che «non si è ancora proceduto alle nomine perchè era necessaria una ulteriore riflessione, ma il 29 le Ferrovie dovrebbero avere un nuovo organigramma», anche se, aggiunge, rispetto ai nomi che circolano, «forse ci sarà qualche ritocco all'ultimo momento». I nomi circolati la scorsa settimana che sarebbero stati proposti dal ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi, sono quelli di Pietro Ciucci, attuale amministratore delegato della società Stretto di Messina, candidato alla poltrona di amministratore delegato delle Fs e Francesco Staderini, presidente della Corte dei Conti, candidato alla poltrona di presidente. Staderini può contare anche sull'appoggio dell'Udc. Non è detto però che entrambi passino. Tremonti vuole mettere un suo uomo e difficilmente lascerà campo libero a Lunardi. Sponsorizzato dal ministro dell'Economia sarebbe Massimo Varrazzani.

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