Confindustria, Tronchetti sceglie Montezemolo

I giochi per la presidenza sono ufficialmente partiti ieri con la nomina da parte della giunta del neo-comitato elettorale che dovrà condurre le consultazioni con le associazioni territoriali e di categoria prima dell'eventuale ballottaggio dell'11 marzo. Il compito toccherà a Ernesto Illy, Luigi Attanasio e Antonio Bulgheroni, che sono risultati i tre imprenditori più votati al parlamentino industriale. TRONCHETTI INCORONA MONTEZEMOLO — A spezzare gli equilibri tra i due schieramenti contrapposti, quello uscito sconfitto quattro anni fa e quello dei «piccoli», che non intende perdere l'appeal guadagnato con la presidenza D'Amato, è stato il presidente di Pirelli e Telecom, nonchè vicepresidente di Confindustria, Marco Tronchetti Provera, con una dichiarazione che suona come una vera e propria investitura: «Sarebbe un segnale importante se Confindustria scegliesse come suo presidente un uomo che viene dal gruppo che da oltre un secolo è il simbolo dell'industria italiana», ha detto, aggiungendo che il numero uno della Ferrari è il candidato giusto per rilanciare l'immagine dell'Italia nel mondo. Le stesse caratteristiche riesntravano nell'identikit tracciato da D'Amato quando aveva parlato del suo successore. I RETROSCENA — La designazione dei tre saggi è arrivata dopo un lungo braccio di ferro tra il fronte che fa capo al presidente uscente, Antonio D'Amato, e la cordata opposta che fa riferimento a Vittorio Merloni e Sergio Pininfarina. Conti alla mano, la designazione dei tre industriali rappresenta di fatto una prima sconfitta per la corrente Merloni-Pininfarina che avevano puntato tutto su Devalle, che è riuscito a raccogliere solo un pugno di voti ed è rimasto fuori. La candidatura di Luca di Montezemolo, fortemente sponsorizzato da Merloni e Pininfarina, non parte con il piede giusto. Sembra invece favorito, almeno per quanto riguarda il gradimento della giunta, Nicola Tognana, che è riuscito a ricompattarsi con D'Amato. L'attuale vicepresidente di Confindustria sarebbe quindi tornato ad essere il candidato di D'Amato. Il tandem D'Amato-Tognana avrebbe infatti favorito l'elezione di Ernesto Illy, che ha fatto il pieno di voti (79). Ma voti di questa cordata sono confluiti anche su Attanasio, che in un primo tempo era il candidato numero due del gruppo Merloni-Pininfarina insieme a Devalle. Bulgheroni invece sarebbe sato sponsorizzato da Giorgio Fossa. Conclusione: Illy e Attanasio diventano i saggi di riferimento della cordata di D'Amato, mentre Bulgheroni farà capo a Fossa e agli imprenditori che gravitano attorno a lui.