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L'euro marcia verso 1,26 Ancora dolori per il dollaro

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Nessun accenno al rischio supereuro sulla ripresa di Eurolandia nè a possibili interventi di politica monetaria. Posizione già nota e ampiamente prevedibile quella espressa nella riunione dei ministri finanziari dell'Eurogruppo che ha consentito all'euro di trovare lo spazio per la più consistente rimonta sul dollaro degli ultimi due mesi. La moneta unica europea è infatti risalita saldamente sopra quota 1,25 e marcia verso 1,26 (da 1,2350 degli ultimi scambi di lunedì) anche dopo che il capoeconomista della Banca centrale europea, Otmar Issing ha ribadito la preoccupazione «per i movimenti eccessivi dei tassi di cambio» euro-dollaro. Svelata in questi termini la posizione della Bce, il mercato non ha visto impedimenti per tornare a puntare sull'euro che ora viaggia sui valori massimi di seduta a 1,2576. Tra gli addetti ai lavori circola la sensazione che i ministri finanziari europei abbiano di fatto dato luce verde a un graduale e ordinato movimento al rialzo dell'euro sul dollaro. E ora il prossimo obiettivo è quota 1,30 dopo il record assoluto di 1,2899 segnato la scorsa settimana. La moneta europea non ha infatti neanche risentito della flessione dell'indice Zew, che misura il clima di fiducia di analisti e investitori tedeschi. Stando alle indiscrezioni, il limite individuato dalla Bce sarebbe l'euro-dollaro a quota 1,30-1,35, ma finora l'Istituto di Francoforte ha glissato con un no-comment.

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