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Polizze truffa, tutela garantita

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L'Authority e l'associazione delle compagnie hanno infatti stabilito che gli automobilisti truffati potranno riassicurarsi partendo ognuno dalla propria classe di merito e non, come stabilito dalla legge, dalla classe di massima penalizzazione. La truffa portata avanti da Cristina Vetrini è andata avanti per mesi ed è stata scoperta dalla guardia di Finanza dopo alcune segnalazioni di sospette modalità di rimborsi di incidenti stradali. Per arginare la vicenda, l'Ania e l'Isvap hanno quindi deciso di prendere provvedimenti per evitare che gli automobilisti coinvolti nella truffa dell'«abile venditrice» continuino a guidare a loro insaputa auto prive di copertura assicurativa. Prima di tutto, spiega il direttore dell'area tecnica dell' Ania, Marco Fusciani, «gli utenti dovranno verificare se il contratto in loro possesso è valido o meno rivolgendosi direttamente alle imprese che predisporranno dei numeri dedicati». Se la copertura non risulterà regolare, gli automobilisti dovranno provvedere ad assicurarsi rapidamente. «In questo caso, secondo le norme vigenti - continua Fusciani - l'impresa dovrebbe inserire l'assicurato nella classe di massima penalizzazione. Ma con l'Isvap abbiamo concordato una deroga all'impianto normativo per inserire l'automobilista nella classe di merito prevista nel precedente contratto». La «sinistralità pregressa», informa l'Isvap, sarà infatti ricostruita correttamente «sulla base dell'ultimo valido attestato di rischio nonchè di apposita dichiarazione dell'interessato sulla sinistralità eventualmente intervenuta nel periodo non coperto».

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