di LAURA DELLA PASQUA Antonio D'Amato durante la sua presidenza non ha fatto altro che ...
O meglio la sua impresa. Nella relazione al bilancio 2002 della Finseda, la finanziaria del gruppo di D'Amato, emerge che l'entità dei dividendi si è ridotta rispetto al 2001 e quindi è diminuito anche l'utile. I proventi da partecipazioni in imprese controllate sono crollati da 81.446.832 euro nel 2001 a 13.577.589 euro nel 2002. Emerge anche che sono più competitive le imprese del suo gruppo all'estero che quelle in Italia. Sempre nel bilancio Finseda si legge che i proventi da partecipazioni provengono per 8.958.086 euro da società figlie in Paesi Ue e per 2.956.482 euro da partecipate residenti in Italia. Pronto un progetto sul risparmio Antonio D'Amato cerca di recuperare terreno. Dalla base degli imprenditori si è levata più di una voce critica sull'atteggiamento, a giudizio di alcuni troppo tiepido, che il loro presidente avrebbe avuto sulla vicenda Cirio e Parmalat. Così D'Amato ha pensato che era il caso che anche Confindustria portasse un contributo al dibattito sulla riforma delle Authority sul Risparmio. Il presidente ha riunito il comitato di presidenza in un tour de force di due giorni in cui è stata messa a punto una proposta di riforma che dovrebbe essere presentata oggi. Il modello di riferimento è quello delle Authority europee. Montezemolo studia anche la ritirata Andrea Pininfarina, presidente degli industriali torinesi non perde occasione per sponsorizzare Mister Ferrari Luca di Montezemolo, per la successione alla presidenza confindustriale ma la sua sembra essere rimasta una voce isolata. Lo stop venuto dalla Fiat ha avuto l'effetto di una doccia fredda sulla candidatura. Umberto Agnelli che già si era smarcato dalle grandi manovre sul dopo D'Amato, alcuni giorni fa ha detto chiaro e tondo che Montezemolo presidente potrebbe creare qualche problema alla Fiat per il ruolo che ricopre alla Ferrari. Qualcuno ha fatto subito i conti. Lo stop di Torino potrebbe portare circa 15 associazioni territoriali a votare contro Montezemolo. Il presidente della Ferrari deve essersi reso conto che il vento è cambiato e, come dice un suo collaboratore, starebbe studiando anche una ritirata onorevole. Tempi stretti per un nome nuovo C'è chi sostiene che D'Amato all'ultimo momento, potrebbe tirare fuori dal cilindro un nome nuovo da mettere in pista in funzione anti Montezemolo. Ma facendo due conti ci sono solo 40 giorni per presentare un nuovo candidato. Il 20 gennaio infatti si riuniscono gli ex presidenti per preparare la rosa dei saggi e l'11 marzo dovrà venire fuori il nome del possibile candidato da sottoporre al voto della giunta. Tempi stretti che giocano a favore di chi già si è fatto avanti. E dopo le varie defezioni sul campo restano Luca di Montezemolo e Nicola Tognana.