Precipita Finmatica in tre giorni ha perso il 20%

Stessa società di revisione, la Grant Thornton, e uguale la passione per le obbligazioni, a dispetto dell'ingente liquidità a bilancio. Una circostanza che non è sfuggita agli osservatori, con anche la rubrica «Breakingviews» di Hugo Dixon a interrogarsi al riguardo in giornata, dalle pagine del Wsj. E ancor meno inosservata per la Consob, che ha chiesto alla società di informatica che fa capo a Pierluigi Crudele di alzare il velo sulle poste attive spiegando le ragioni dei nuovi bond. La risposta di Finmatica ha ricalcato la falsa riga di quanto già detto all'annuncio del bond. Oltre a «neutralizzare tutti i rischi di possibile tensione della liquidità», l'intenzione della società è di avere sufficiente cassa per poter «cogliere tempestivamente le opportunità di acquisizione» previste dal piano industriale. Le trattative in corso, ha spiegato quindi l'azienda, riguardano in particolare ben sette società distribuite tra Usa, Regno Unito, Benelux, Germania e Italia, che complessivamente generano ricavi attorno ai 147 milioni di euro. Il bond convertibile, infine, dovrebbe fare da volano all'ingresso di nuovi soci nel capitale dell'azienda e alla possibile discesa di Crudele sotto il 51% (oggi socio al 55,5%). Secondo quanto si è appreso da fonti finanziarie, in questo modo circa il 9% della società dovrebbe passare ad un fondo indipendente che lavora spesso con Nomura, la banca giapponese che ha curato l'emissione. Quanto alle somiglianze con Tanzi & Co., «non vengono utilizzati veicoli internazionali» ha precisato Finmatica. Le diverse precisazioni dell'azienda, però, non hanno impedito ai titoli Finmatica un tonfo in Borsa dell'8,14% a 7,582 euro, dopo una sospensione al ribasso scattata sin dalle prime battute e prolungatasi per la gran parte della seduta. A fine giornata le azioni passate di mano, 1,6 milioni di titoli, sono risultate pari al 3,3% del capitale sociale.