«Bollette più leggere con la Borsa elettrica»
Lo ha sottolineato il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, ricordando comunque che sulle bollette elettriche pesa anche la dipendenza dell'Italia dal greggio: una variabile che - ha spiegato nel corso della conferenza stampa sull'avvio del mercato elettrico - potrebbe, in caso di fiammate delle quotazioni internazionali, «mitigare l'efficacia del meccanismo della Borsa». Il ministro, illustrando il nuovo sistema di formazione dei prezzi dell'elettricità che risulteranno dall'incontro tra domanda e offerta nel mercato fisico dell'energia, ha ricordato che si tratta di un sistema che permetterà la «trasparenza e l'imparzialità». La Borsa elettrica non sarà inoltre «obbligatoria». I grandi consumatori (quelli cioè che possono scegliere liberamente il proprio fornitore) potranno cioè decidere se approvvigionarsi sul mercato o attraverso contratti bilaterali con i produttori. Un'opzione che consentirà - ha precisato il Ministro - di «calmierare ulteriormente i prezzi e che ho preferito proprio per consentire la possibilità di scelta, contribuendo a scongiurare possibili eventuali picchi dei prezzi». Il nuovo meccanismo di Borsa per la fissazione dei prezzi prevede prezzi diversi nelle varie ore della giornata e dell'anno che si tradurranno in un prezzo medio. I differenti livelli di prezzo dipenderanno, in pratica, dal livello della domanda: più alta è «la richiesta più alti saranno i prezzi» ha spiegato il ministro, ricordando che man mano che aumenta la domanda è necessaria maggior produzione e quindi anche il contributo di centrali con minor efficienza e quindi prezzi maggiori che contribuiranno ad alzare la media del prezzo in quel determinato momento. Al contrario, nei momenti di bassa domanda, diminuiranno i livelli di prezzo invece scenderanno. Il meccanismo servirà comunque - ha aggiunto - anche a stimolare gli investimenti, un elemento «determinante» e necessario in un paese come l'Italia dove il deficit di capacità produttiva tiene acceso l'allarme sul rischio-blackout. La Borsa consente infatti, grazie al suo meccanismo di formazione del prezzo, di garantire i costi marginali di lungo periodo e quindi i «margini di investimento», ha detto Marzano, spiegando che questo si andrà ad associare - in chiave di stimolo alla realizzazione di nuova capacità - alle misure previste a fine anno sul capacity payment. Quello dell'avvio della Borsa elettrica è un «passo importante» nella filiera, uno dei provvedimenti chiave del riordino del settore che sarà completato appena approvato, in Senato, il disegno di legge di riforma (il cosiddetto Marzano) attualmente all'esame.