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Alitalia, Maroni: la cassa integrazione va pagata

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«Qui si sono fatti i conti senza l'oste» avrebbe detto il ministro del Welfare Maroni ai sindacati commentando l'ipotesi di un intervento del governo per evitare i tagli previsti dal piano industriale della compagnia di bandiera. L'applicazione degli ammortizzatori sociali, come promesso dal governo nell'accordo a Palazzo Chigi per indurre i vertici Alitalia a congelare i tagli al personale e placare i sindacati, presenta più di un problema. A cominciare dal costo. Maroni infatti ieri è stato chiaro. Se verrà introdotta la cassa integrazione nel settore del trasporto aereo «varrà il principio che questi ammortizzatori saranno pagati dallo stesso settore». Il che significa un grande onere per l'Alitalia. La compagnia come tutto il comparto del trasporto aereo non usufruendo degli ammortizzatori sociali, non fa versamenti al relativo fondo. In questo caso quindi, come dice Maroni dovrebbe pagare la cig. Per l'azienda sarebbe un grande onere soprattutto se paragonato al costo zero dei tagli previsti dal piano industriale. Ma c'è anche un'altra ipotesi sul tappeto che i tecnici del ministero insieme a quelli dell'Inps stanno studiando. Si tratta di un intervento di tipo assistenziale. Cioè il ricorso al Fondo Gias, quello gestito dall'Inps per gli interventi assistenziali. In sostanza l'Inps anticiperebbe le somme che poi dovrebbero essere restituite dallo Stato. Questa ipotesi sarebbe a costo zero per l'Alitalia ma a totale carico del bilancio pubblico e quindi potrebbe incorrere nello stop di Bruxelles in quanto aiuto di Stato. Ed è sulla gestione degli esuberi che oggi si aprirà il confronto al ministero delle Infrastrutture tra l'Alitalia e i sindacati. Sempre oggi si riunirà il consiglio d'amministrazione della compagnia con all'ordine del giorno quanto convenuto dall'accordo di Palazzo Chigi: il blocco dei tagli al personale fino alla fine di gennaio e il pagamento al 27 del mese dell'adeguamento all'inflazione. Intanto la compagnia fa sapere che sono stati aumentati i volida Milano e Roma verso Parigi, strappando ad Air France l'esclusiva sulle tratte tra Malpensa e il Charles De Gaulle.

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