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Wagoner frena su aumento di capitale

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Richard Wagoner, numero della General Motors, è stato molto chiaro ieri a Detroit. L' intesa con il Gruppo torinese funziona, avrà sviluppi, ma i problemi finanziari sembrano lontani da una soluzione. «Noi e Fiat - ha spiegato Wagoner parlando ai giornalisti - abbiamo un futuro molto importante insieme perchè abbiamo una collaborazione industriale che sta creando grandissimo valore. Ma per ora non abbiamo nessun piano per partecipare all'aumento di capitale di Fiat Auto. Abbiamo raggiunto un accordo che lo rinvia di un anno. Deve essere chiaro - ha tagliato corto il manager americano - che noi deteniamo il 10% di Fiat Auto e oltre a questo il focus della nostra intesa è basato sulla collaborazione industriale». Parlando dell'alleanza siglata nel marzo del 2000 a Torino, Wagoner ha sottolineato che Gm e Fiat vorrebbero che il valore creato dalla collaborazione industriale si traducesse in profitti più alti, «ma al momento la collaborazione è servita ad abbassare i costi». «Un fatto, quest'ultimo, che è fondamentale - ha spiegato - in un mercato europeo dove la competitività tra i Costruttori è molto forte. Con Fiat ci sentiamo regolarmente per trovare nuove aree di collaborazione utili per entrambe. A livello di vertici ci incontriamo 3-4 volte all'anno, ma abbiamo due gruppi di lavoro che si incontrano più frequentemente. Non escludo - ha detto - collaborazioni con la Fiat su nuove piattaforme, ma per eventuali annunci i tempi sono ancora prematuri». Quel che sembra poi di capire dalle parole di Wagoner è che l'arrivo del manager austriaco Herbert Demel a capo del settore auto del Gruppo Fiat sia servito a migliorare le relazioni tra le due parti. «Sono sicuro che Demel farà molto bene in Fiat Auto - ha commentato Wagoner - perchè è un uomo che conosce il prodotto. Per me è un grande esperto».

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