Il costo del lavoro cresce più dell'inflazione
Il costo del lavoro per unità di lavoro a tempo pieno (Ula) nell'industria e nei servizi è aumentato nel terzo trimestre del 2003 del 3,2% in termini tendenziali, con un'evoluzione quasi analoga a quella delle retribuzioni lorde per Ula - rileva l'Istat -. La variazione congiunturale dell'indice destagionalizzato del costo del lavoro per Ula è stata di +0,8%. Il tasso di crescita tendenziale del costo del lavoro per Ula è stato pari al 3,2% nel complesso dell'industria e al 3,4% nell'insieme dei servizi. Nel terzo trimestre 2003 la variazione tendenziale del costo del lavoro è risultata particolarmente consistente nel settore della produzione di energia elettrica, gas ed acqua (+7,7%), a causa del parallelo incremento delle retribuzioni e degli oneri. Analogamente, il costo del lavoro è aumentato del 6,9% nel settore dei trasporti, magazzinaggio e comunicazioni. Ma non è tutto. Sempre secondo i dati Istat, i prezzi alla produzione dei prodotti industriali hanno registrato in novembre una variazione nulla su ottobre e sono cresciuti dell'1,1% su base annua. Al netto dei prodotti petroliferi raffinati e dell'energia elettrica, gas e acqua, la variazione congiunturale dei prezzi alla produzione è risultata pari a +0,1%, mentre quella tendenziale è stata pari al +1%. Complessivamente nei primi 11 mesi dell'anno i prezzi alla produzione sono cresciuti dell'1,7% rispetto a gennaio-novembre 2002. I prezzi dei beni di consumo e quelli dei beni strumentali hanno registrato una variazione nulla in termini congiunturali. Quelli dei beni intermedi sono invece cresciuti dello 0,2%.