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Via libera al contratto degli enti locali

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L'aumento medio sarà di 106 euro mensili. Soddisfatto il ministro Mazzella

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Lo ha reso noto il ministro della Funzione Pubblica, Luigi Mazzella, il quale ha ricordato che l'aumento economico a regime è di 106 euro mensili pro-capite. L'accordo tra i sindacati e l'Aran (l'agenzia che tratta per conto del governo) era stato raggiunto il 16 ottobre scorso. Il contratto passa ora all'esame della Corte dei Conti. Una volta avuto il via libera anche della magistratura contabile, sarà sottoscritto definitivamente all'Aran. Mazzella ha espresso, quindi, «molta soddisfazione» per l'approvazione del contratto. Il contratto degli enti locali interessa il quadriennio economico 2002-2005. Mazzella ha ricordato che esso si aggiunge a quelli già stipulati per i ministeri, la scuola, gli enti pubblici non economici. «Si completa - ha osservato - una positiva tornata contrattuale. È in corso di definizione la trattativa per il comparto sanità e mi auguro di chiudere in tempi brevissimi i rimanenti contratti». Il contratto conferisce benefici economici che ammontano complessivamente a 94,5 euro, pari al 5,66% di crescita delle retribuzioni, cui si aggiungono ulteriori 11,5 euro, pari allo 0,5% del monte salari, nonchè lo 0,2% per gli enti in «salute finanziaria», per un totale complessivo a regime di 106 Euro mensili pro-capite. Vengono incrementate, inoltre, le risorse destinate alla contrattazione integrativa ed è istituita un'indennità di comparto. L'indennità integrativa speciale sarà direttamente conglobata nello stipendio. Dal punto di vista normativo il contratto riformula, tra l'altro, le regole in materia di produttività, prevedendo un collegamento maggiore tra la corresponsione dei compensi alla positiva valutazione dei risultati conseguiti.

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